No all’estradizione di Falciani

di Ignazio Corrao

Hervé Falciani, ex dipendente IT della banca svizzera HSBC, è un whistleblower chiave nella lotta al riciclaggio e all’evasione fiscale, all’origine dello scandalo Swissleaks, che ha rivelato al mondo il ruolo cruciale giocato dal sistema bancario nell’agevolare e alimentare i meccanismi dell’evasione e elusione fiscale e i canali del riciclaggio di denaro sporco.

Nel 2008 ha trafugato i dati di circa 130 mila conti segreti HSBC utilizzati per riciclare denaro sporco e per eludere il fisco, trasmettendoli al governo francese che a sua volta li ha trasmessi alle autorità nazionali dei Paesi interessati (Lista Falciani).

Le sue rivelazioni hanno determinato l’avvio di numerose indagini da parte delle procure per riciclaggio e evasione, e consentito alle autorità nazionali in vari Paesi di identificare i colpevoli e recuperare centinaia di milioni di euro in tasse evase (la Spagna per es. avrebbe recuperato circa 300 milioni di euro).

Nel 2015, il tribunale penale svizzero ha condannato Falciani in contumacia a 5 anni di carcere per Falciani, per “spionaggio economico”.

Il 3 aprile scorso Falciani è stato temporaneamente arrestato a Madrid dove si era recato per partecipare a una conferenza sui whistleblower. Sebbene il giorno dopo sia stato rilasciato, il suo passaporto è stato sequestrato ed è stato messo in libertà vigilata (con l’obbligo di firma ogni settimana) per evitare che lasci la Spagna prima che sia presa una decisione sulla richiesta di estradizione da parte della Svizzera.

Nel 2013, l’Alta Corte nazionale Spagnola aveva però già rigettato una precedente richiesta di estradizione da parte della Svizzera, in quanto le accuse mosse contro Falciani non costituiscono un crimine in Spagna e in quanto la legislazione spagnola stabilisce che ogni cittadino che viene a conoscenza di reati ha il dovere di denunciarli.

Non è chiaro dunque il motivo per cui la Corte abbia ritenuto necessario riesaminare la nuova richiesta di estradizione. Sono state inoltre sollevate critiche che questo rappresenti una violazione del principio del no-bis-in-idem e sospetti che la decisione possa essere influenzata da motivi politici

L’arresto è infatti avvenuto a seguito dell’emissione da parte della Spagna del mandato di arresto internazionale per due leader per l’indipendenza catalana che hanno cercato rifugio in Svizzera e sulla stampa è stato ipotizzato che ci sia un collegamento tra il caso di Falciani e quello delle due leader catalane, smentito dal Ministro della giustizia, ma purtroppo plausibile date le circostanze, per quanto assurda.

Azioni politiche

azione delegazione M5S: public statement sostenuto da oltre 30 MEPs (in totale) provenienti da tutti i gruppi politici che chiede di rifiutare l’estradizione di Falciani e sottolinea l’urgenza di garantire a livello europeo una protezione adeguata e efficace dei whistleblower
lettera a Rajoy di Urban Crespo (Podemos): si chiede la non estradizione Falciani e si evidenzia che Falciani sarà oggetto di un secondo processo data la decisione della corte del 2013 (in violazione del ne bis in idem)
petizione online su Wemove lanciata da alcuni deputati del gruppo dei Verdi https://you.wemove.eu/campaigns/Whistleblower-Falciani-must-not-be-extradited-to-Switzerland
nessuna azione ufficiale da parte del Parlamento sul caso specifico di Falciani. Tuttavia, il Parlamento europeo ha espresso più volte il proprio sostegno a favore una protezione a livello UE dei whistleblower e richiesto alla Commissione di presentare con urgenza una proposta legislativa che preveda adeguati livelli minimi di protezione per i whistleblower in tutta Europa.
Recenti appelli per protezione a livello UE nella risoluzioni approvate in plenaria di ottobre 2017 (JURI) http://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20171020IPR86550/eu-wide-protection-needed-for-whistle-blowers e febbraio 2017 (CONT) http://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20170210IPR61823/meps-call-for-eu-wide-protection-for-whistle-blowers
La pubblicazione di una proposta di direttiva ad hoc è finalmente attesa proprio per domani, 18 aprile.
Nostra posizione

Il M5S ha sempre espresso una posizione netta a sostegno dei whistleblower che ancora oggi rischiano di finire in tribunale e di venire condannati per aver denunciato i responsabili di attività illecite e fornito informazioni preziose per condurre una lotta efficace alla corruzione e alla criminalità.

Il caso Falciani, la minaccia di estradizione, è la dimostrazione di quanto sia importante che l’UE preveda a livello legislativo una tutela piena e efficace dei whistleblower a livello europeo.

E’ un dovere dell’Europa proteggere e incoraggiare queste persone coraggiose che operano come delle “sentinelle della democrazia” e come veri e propri collaboratori di giustizia, esponendosi a un alto rischio personale per difendere il bene comune e la legalità.

I whistleblower svolgono un ruolo indispensabile per la democrazia e la lotta al riciclaggio, al finanziamento del terrorismo e alle pratiche di evasione e elusione fiscale, attività che hanno prosperato proprio grazie alla segretezza e all’opacità del sistema bancario e fiscale.

Per anni il Parlamento europeo e la società civile hanno fatto pressioni sulla Commissione europea perché adottasse una proposta legislativa che garantisse

– Post sul blog a seguito dell’arresto: http://www.efdd-m5seuropa.com/2018/04/arrestato-herve-falc.html

– articolo di Mincuzzi (Sole)