Lotta alla povertà: dalle parole si passi ai fatti

di Laura Agea, Efdd – MoVimento 5 Stelle Europa

Era il 2015 quando proprio in questa Aula il Presidente della Commissione europea Juncker presentò la creazione del pilastro sociale. Il 17 novembre di due anni dopo, quindi dopo lunghi tempi di gestazione, in grande spolvero abbiamo finalizzato la creazione di un contenitore, nulla di più, un bel vaso che però oggi abbiamo il dovere di riempire con proposte concrete e misure efficaci.

VIDEO. L’intervento di Laura Agea nella plenaria di Strasburgo

Uno strumento sicuramente importante che debba garantire la giustizia sociale, debba garantire una speranza per tutti quei cittadini che oggi all’interno dell’Unione europea vedono sempre di più bistrattati i propri diritti e le proprie tutele da quelli essenziali come la casa, come il cibo, come il vestiario, a quelli salariali, a quelli occupazionali. Noi oggi abbiamo un importante impegno da assumere che è quello di farlo diventare uno strumento solido, un vaso riempito di proposte concrete.

La Commissione probabilmente ci fornirà la proposta di alcune direttive: quelle devono essere la base per dare risposte concrete. L’Europa ci chiede speranza, i cittadini hanno sete di giustizia sociale.

Ecco io credo che cominciare a mettere nero su bianco proposte legislative che diano una dimensione vera al bisogno di speranza sia un impegno. Già il Parlamento si è espresso rispetto alla necessità di creare questo pilastro che punti alla convergenza verso l’alto.
Il documento con cui abbiamo collaborato con la collega Rodriguez è fondamentale e non mi stancherò mai di dire che ritengo che lo strumento del reddito minimo garantito europeo sia uno strumento efficace che possa permettere ai milioni di cittadini che vivono in povertà ed esclusione sociale di poter avere garantita una vita dignitosa. Io credo che la convergenza verso l’alto si faccia pensando che le regole non si applichino per alcuni e si interpretino per altri.

Collega Trebesius, io vengo da un Paese che ha una visione che ha rispetto agli occhi del suo non positiva, eppure che cosa vogliamo fare del surplus della Germania? Quando il suo Paese deciderà di assumersi la responsabilità degli squilibri macroeconomici che ha determinato negli altri Stati?

C’è bisogno di convergenza verso l’alto? Sì, ma c’è bisogno anche di giustizia sociale, quindi le regole devono valere per tutti, le rispetterà il mio Paese, perché è giusto e necessario, ma è necessario che anche gli altri Paesi, quelli che da anni e in mille modi diversi danneggino certe economie si assumano la responsabilità di mettere fine a certe pratiche e politiche che sicuramente danneggiano le economie di altri che purtroppo oggi vivono in condizione di povertà ed esclusione sociale. Non è una polemica nei suoi confronti ma credo che la solidarietà sia un principio sulla base del quale sia stato fondato il parlamento europeo e debba essere rispettato.