Buone vacanze dal Pd: il partito delle lobby #DdlConcorrenza

di MoVimento 5 Stelle

Il Pd manda tutti in vacanza approvando con l’ennesima fiducia un disegno di legge che avrebbe dovuto tutelare la concorrenza e ha invece ingigantito i privilegi di mercato dei soliti noti: notai, assicurazioni, compagnie telefoniche, farmaceutiche, banche e multinazionali. Persino il presidente dalla Commissione Industria al Senato, e membro del PD, Massimo Mucchetti, ha accusato direttamente la sua maggioranza. Secondo il Presidente della Commissione Industria, infatti, alcune norme contenute nel testo di legge sono strumenti “per favorire o salvaguardare alcune grandi aziende, aziende delle quali faccio i nomi: Enel, Generali, Unipol, Walgreens Boots Alliance, Big Pharma“.

Come si vede, non è più il solo MoVimento 5 Stelle a dipingere il Pd come il partito delle lobby, ma anche esponenti di maggioranza che non sopportano più di voltare le spalle ai cittadini mentre garantiscono favori e posizioni di rendita ai monopolisti privati della nostra economia. Con il ddl concorrenza il governo si è superato. Stiamo parlando non solo del governo Gentiloni, che lo ha fatto approvare, ma anche e soprattutto del governo Renzi, che lo ha presentato a inizio 2015. Elenchiamo qui solo i più macroscopici favori alle multinazionali:

IL TACITO RINNOVO sui rischi accessori a favore delle assicurazioni. Riguarda anche le polizze del settore automobilistico
L’AUMENTO DEL NUMERO DEI NOTAI. Viene aggiornato il criterio che determina il numero di notai sul territorio nazionale: si passa da 1 notaio ogni 7 mila abitanti a 1 ogni 5 mila
L’OBBLIGO DEL NOTAIO PER COSTITUIRE UNA SRL SEMPLIFICATA. Bocciata la possibilità di costituirla con una semplice scrittura privata
– L’APERTURA DELLE FARMACIE ALLE SOCIETÀ DI CAPITALI, sino al 20% su base regionale
– LA BOCCIATURA DELL’EMENDAMENTO SUL TELEMARKETING, che il M5S era riuscito a far approvare ma che è poi stato eliminato dalla maggioranza alla Camera. La misura tutelava i consumatori costringendo i call center a dichiarare la natura della telefonata e per conto di chi fosse effettuata, attendendo il benestare dell’interlocutore prima di continuare la conversazione. Il Pd ha invece preferito mantenere lo status quo: il martellamento quotidiano dei call center continuerà
– LA FINE DEL MERCATO TUTELATO DELL’ENERGIA ELETTRICA E DEL GAS, che obbligherà milioni di consumatori a passare nel libero mercato, nonostante sia molto probabile che le tariffe si alzeranno. A pagare saranno quindi famiglie e piccole e medie imprese. Su questo punto il M5S ha ottenuto un’importante e sostanziosa vittoria, in quanto ha scongiurato il passaggio “automatico” degli “smemorati” (cioè chi non si ricorderà di cambiare fornitore da qui al 1°luglio 2019) nel cosidetto “mercato di salvaguardia”, dotato di tariffe e condizioni decisamente peggiori.

In definitiva, il governo si tira indietro quando dovrebbe riconsegnare al mercato i settori monopolizzati dalle multinazionali, e diventa improvvisamente liberista quando le vittime sono i comuni cittadini. Emerge poi la solita attenzione per gli interessi dei notai, delle assicurazioni e delle compagnie telefoniche. Il ddl a questo punto si dovrebbe chiamare: “concorrenza spietata per i più deboli, rendite per i più forti“. L’ennesimo governo delle lobby vi aspetta a settembre con una Legge di Bilancio che si annuncia scoppiettante, a partire da un altro bell’aumento dell’Iva. Buone vacanze, e attenti al portafogli!