Rousseau: attivo il terzo modulo del corso e-learning per portavoce in Comune

E’ stato rilasciato il terzo modulo del corso per consigliere comunale sull’applicazione E-Learning di Rousseau. Un approfondimento su compiti, prerogative e competenze di Sindaco, Vicesindaco, Assessori, Presidente del Consiglio e Consiglieri comunali e municipali.

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di Enrica Sabatini

Quando iniziammo a lavorare al progetto Rousseau il desiderio di tutti era quello di realizzare quello che Gianroberto Casaleggio desiderava.

Mi ricordo che pensai comunque che sarebbe stato complesso e difficile farlo, non avendolo mai conosciuto, però poi immaginai che, in fondo, una persona così essenziale, come era sempre stata descritta da tutti, avrebbe magari affidato gli elementi più importanti del suo pensiero ai suoi scritti. Ed iniziò quindi un percorso straordinario, un viaggio nelle sue pubblicazioni, nei suoi libri ed anche un po’ in quello che lui amava, nei ricordi che le persone avevano di lui, nelle brevi, poche e rare interviste, ed iniziò questa scoperta, di quello che poi si è rivelato essere lo straordinario ed incredibile sistema operativo Rousseau.

Credo che forse un elemento, un’immagine che Gianroberto Casaleggio utilizzò in uno dei suoi testi sia quella dei cavalieri della tavola rotonda. Lui sosteneva che le persone desiderano esprimersi, confrontarsi tra eguali, e penso che in qualche modo il progetto Rousseau, questo sistema operativo, rispondesse proprio a questo cioè alla possibilità di incontrarsi, di costruire una comunità. L’idea di poter valorizzare il lavoro, il talento ed anche le aspirazioni. Una sorta di possibilità per tirare fuori il meglio di sé dalle persone e per consentire alle persone di migliorarsi per raggiungere grandi traguardi.

Lui scriveva che le persone, in fondo, desiderano essere felici, appartenere ad una comunità in cui si riconoscono ed anche essere valorizzate per le risorse e per le competenze che hanno. Scriveva “le persone, in fondo, ambiscono a Camelot”, alla possibilità cioè di realizzare una comunità all’interno della quale ‘sentire di esserci’. E c’è anche una frase straordinaria che lui scrive in un testo bellissimo di oltre 17 anni fa, in cui dice, appunto, che esistono tre talismani: il significato, la volontà e l’immaginazione che possono consentirci di raggiungere quelle cose che prima erano impossibili.

Credo che la sua profonda volontà abbia portato a tutto questo. Cioè alla possibilità, comunque, di costruire un qualcosa che vent’anni fa addirittura Pierre Levy immaginava: uno ‘scenario in movimento’ – lo definiva – un’identità politica fatta di persone che volessero partecipare ai problemi, inaugurare nuove discussioni.
In fondo Rousseau è questo: un sapere collettivo, una nuova politica, un’idea di futuro che é già presente.