Xylella, l’eradicazione degli ulivi è illegittima

Clamoroso autogoal europeo sulla xylella. Il piano di Bruxelles per combattere la xylella è illegittimo quindi l’eradicazione degli ulivi va fermata immediatamente! I diktat europei – e la conseguente delibera della Regione Puglia dell’8 aprile scorso – dovevano prevedere una valutazione ambientale strategica. Senza di questa però non si possono valutare gli effetti ambientali del piano taglia ulivi né monitorarli ex post. La Direttiva Europea sulla VAS è stata deliberatamente ignorata. Il Ministro dell’Agricoltura Martina è colpevole di non aver difeso il territorio pugliese.

La bocciatura arriva proprio dalla Commissione europea che – nella risposta a una interrogazione presentata da Rosa D’Amato– sostiene che il piano fitosanitario dell’Italia doveva obbligatoriamente prevedere una valutazione ambientale strategica. C’è una guerra interna alla Commissione europea? I Commissari Vella e Andriukatis non si coordinano? Al Movimento 5 Stelle interessa solamente il rispetto delle regole e la salvaguardia del territorio pugliese. Bene ha fatto la Francia a ribellarsi alle controproducenti decisioni che arrivano da Bruxelles: il no del governo francese all’abbattimento degli ulivi a Mentone conferma che siamo sulla buona strada. Andiamo avanti, più forti, nella difesa dei nostri ulivi.

VIDEO. Ecco l’intervento di Rosa D’Amato durante la discussione al Parlamento europeo sul nuovo regolamento “misure di protezione contro i pesticidi nelle piante”

di Rosa D’Amato, Efdd – Movimento 5 Stelle Europa.

“Il Parlamento europeo ha votato un nuovo regolamento con l’obiettivo di combattere in modo più efficace i parassiti sulle piante che, a causa degli intensi scambi commerciali e del cambiamento climatico, minacciano in modo sempre più aggressivo i nostri territori. Questo regolamento è un passo avanti per la tutela dell’agricoltura, delle sue tradizioni e dell’ambiente. Grazie anche al contributo del Movimento 5 Stelle, sono stati decisi regimi d’importazione più stretti, compensazioni proporzionali al reale valore delle piante distrutte e condizioni restrittive per favorire la salvaguardia ambientale. Sostituendo la precedente direttiva, l’Europa finalmente va oltre le contraddizioni che, con la vicenda Xylella, sta mostrando non poche lacune nella gestione delle emergenze.

Dopo aver imposto misure impraticabili per il contrasto al batterio, la Commissione europa, nella figura del Commissario per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, ha attuato una procedura d’infrazione contro l’Italia negandole la possibilità di effettuare una valutazione di impatto ambientale. La giustificazione è quella che non si vogliono ritardi nell’eradicazione di uliveti, anche secolari. Il Commissario all’Ambiente Karmenu Vella, invece, non la pensa esattamente così e, rispondendo a una interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle, sottolinea che i piani per l’eradicazione degli organismi nocivi ai vegetali di interesse agricolo devono essere sottoposti a valutazione ambientale, non escludendo quindi i casi di emergenza.

Il Movimento 5 Stelle chiede di uniformare la ricerca scientifica a livello comunitario: il problema è europeo e come tale va trattato. E’ solo questione di tempo e nuovi focolai verranno scoperti. É inutile sanzionare gli Stati membri: non è con le eradicazioni irrispettose dell’ambiente né con il ricatto economico che si contrastano le emergenze fitosanitarie. Servono azioni politiche e regolamenti lungimiranti come quello che il Parlamento europeo ha votato”.