Il Reddito di Cittadinanza partirà. Ecco come funziona veramente

di MoVimento 5 Stelle

Il solito sistema non vuole accettare in nessun modo che il Governo del Cambiamento abbia finalmente messo nero su bianco la Manovra del Popolo e quindi tenta in ogni modo di screditare il nostro lavoro, generando confusione e allarmismo. Lo ripetiamo ancora una volta: sul Reddito di Cittadinanza, sul taglio alle pensioni d’oro, sulla quota 100 e tutte le altre misure della Manovra il Movimento 5 Stelle non arretra di un millimetro.

Nella Manovra del Popolo abbiamo stanziato 9 miliardi per il Reddito di Cittadinanza e 7 miliardi per superare la Fornero con Quota 100, e i dettagli di attuazione delle misure saranno inseriti in appositi decreti collegati. Eppure da settimane si susseguono dichiarazioni e articoli di giornale che vogliono far sembrare impossibile il Reddito di Cittadinanza, come l’articolo firmato da Federico Fubini sul Corriere della Sera, in cui si dice addirittura che sarebbero necessari oltre 50 miliardi per finanziarlo, cioè varie volte più delle risorse che abbiamo stanziato. Peccato che Fubini faccia calcoli in base alla sua idea di Reddito di Cittadinanza, che non c’entra nulla con quella vera!

Il Reddito di Cittadinanza partirà nei primi tre mesi del prossimo anno. La platea dei beneficiari coinvolge 4,5 milioni di persone, e non è individuata in base alle dichiarazioni dei redditi – come lascia intendere Fubini – bensì in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). L’Isee è un indice che serve a misurare la situazione economica delle famiglie e considera non soltanto il reddito, ma anche il patrimonio mobiliare e immobiliare e la composizione dei nuclei familiari.

Fubini dovrebbe sapere che i redditi del Dipartimento delle Finanze sono calcolati secondo le dichiarazioni dei redditi individuali, mentre l’Isee è calibrato sul nucleo familiare.
Facciamo un esempio. Se all’interno di una famiglia la moglie dichiara un reddito di 1000 euro all’anno e il marito dichiara 100.000, la moglie non riceve alcuna integrazione perché, nonostante il suo reddito individuale, l’Isee – che è familiare – è sicuramente sopra la soglia di 9.360 annui.

L’assegno massimo a cui un singolo beneficiario ha diritto è pari a 780 euro al mese per un single che vive in affitto, mentre sarà minore per chi è proprietario di una casa. All’aumentare dei componenti del nucleo familiare, aumenterà anche l’assegno previsto dal Reddito di Cittadinanza. Come abbiamo sempre detto, la misura funziona ad integrazione del reddito percepito: se una persona singola, ad esempio, ha dei lavori part-time e guadagna 400 euro al mese, ne può ottenere fino a 380. Chi farà il furbo e mentirà per ottenere il Reddito di Cittadinanza rischia fino a sei anni di galera, ma i cittadini onesti avranno la possibilità di tornare a essere protagonisti, grazie a un percorso di formazione e riqualificazione professionale.

Il Reddito di Cittadinanza, poi, sarà destinato a tutta Italia in maniera uniforme, da Nord a Sud: il 47% degli aventi diritto si trova al Centro-Nord.

Mentre i governi precedenti promettevano soldi per affrontare povertà e disoccupazione ma poi stanziavano spiccioli insufficienti, per la prima volta il Movimento 5 Stelle stanzia risorse che coprono realmente tutta la platea degli aventi diritto al Reddito di Cittadinanza, e potrebbero persino garantire alcuni risparmi alla fine di ogni anno.

Per il Movimento 5 Stelle nessuno deve restare indietro ed è grazie alla Manovra del Popolo che questo sarà possibile. Abbiamo detto basta ad uno Stato ingiusto, che ha garantito privilegi odiosi come le pensioni d’oro e ha lasciato i cittadini soli di fronte a quelle difficoltà della vita che possono colpire chiunque: giovani e meno giovani, al Nord come al Sud, lavoratori e imprenditori. Da ora in poi lo Stato prende per mano i cittadini e garantisce a tutti un’opportunità per crescere e riprendere in mano il futuro. Anche questo è Cambiamento!