Foa non viene criticato per il suo curriculum, ma per le sue idee: questo è il nuovo fascismo

di Alessandro Di Battista

Che cos’è il fascismo ai giorni nostri? Andare in camicia nera per ricordare un regime – grazie a Dio – morto e sepolto? Pronunciare frasi senza senso su fantomatiche “pacchie finite” per provocare i giornali che puntualmente ci cascano? Ma per favore! Oggi il fascismo è l’omologazione al pensiero dominante, è il primato della finanza sulla politica, dei mercati sulla carne e sul sangue delle persone. Oggi fascista è colui che bastona mediaticamente coloro che non sono allineati al pensiero delle élite.

Guardate cosa sta succedendo a Marcello Foa. Come era prevedibile i giornali (soprattutto quelli di De Benedetti) lo stanno trattando come un pazzo complottista, come un pericoloso populista, come un rischio per la democrazia. E perché tutto questo? Per le sue opinioni! Foa non viene criticato per il curriculum, per l’esperienza, per le sue capacità. No, sono le sue idee ad essere un pericolo. E soprattutto la sua libertà.

Eccolo qua il fascismo e certi anti-fascisti di facciata, a volte a loro insaputa e a volte di proposito, non fanno altro che alimentarlo. Un intero sistema mediatico sempre dalla parte dell’establishment sta tremando e farà di tutto affinché Foa non diventi Presidente della Rai. Questi servi del potere finanziario accusano di complottismo ogni cittadino dotato di libero pensiero (giusto o sbagliato che sia) ma sono loro gli artefici del complotto più pericoloso: quello relativo alla manipolazione delle masse. Esattamente ciò che non dovrebbe fare la televisione pubblica e che, sono sicuro, non farà con Foa Presidente, un uomo che ama la libertà.

Ed è questo che fa paura ai fascisti di oggi i quali non necessitano di olio di ricino, gli basta l’inchiostro menzognero dei loro articoli, un inchiostro ormai difficilmente distinguibile dalla loro bile.