Indagine di bandiera sulla nave ONG Lifeline: legalità prima di tutto

di Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

È notizia di queste ore che la nave Ong Lifeline sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale. Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l’incolumità degli stessi naufraghi e dell’equipaggio. Non stanno collaborando con la guardia costiera Libica che, dalle prime informazioni acquisite, stava intervenendo per salvare i migranti e riportarli su suolo libico. Operazione di sua stretta competenza, trattandosi di eventi accaduti in mare libico. Non abbiamo nulla contro le ONG ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità. Soprattutto quando si parla di vite umane.

A ciò va aggiunto che ad oggi non abbiamo ancora riscontri sull’effettiva appartenenza all’Olanda della nave ONG Lifeline, come anche della Seefuchs, che pure batte bandiera dei Paesi Bassi. Per questi motivi sono costretto a chiedere alla Guardia Costiera italiana di avviare un’indagine di bandiera per verificare l’effettiva corrispondenza tra il vessillo battuto dalla nave e l’appartenenza a quella stessa nazionalità. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi, ma di certo vi anticipo che il diritto del mare non permette la navigazione a navi non regolari.

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PS: Il MoVimento 5 Stelle, attraverso il collegio dei Probiviri ed il comitato di Garanzia, è l’unico titolato a valutare l’operato dei suoi eletti nelle istituzioni. Chiunque faccia affermazioni o comunicati, come ad esempio quello del meetup di Avola nei confronti del consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle, fa un uso improprio e non consentito del logo, ponendosi ovviamente fuori dal Movimento. Preghiamo i giornalisti, dopo anni di avvisi come questo, di prendere visione del funzionamento del nostro Movimento.