Luigi Di Maio a Udine per Alessandro Fraleoni Morgera presidente del Friuli Venezia Giulia

Di seguito l’intervista di Luigi Di Maio a Il Piccolo – Oggi Luigi sarà a Udine alle 20.30 con Alessandro Fraleoni Morgera (candidato presidente in Friuli Venezia Giulia) e Rosaria Capozzi (candidata sindaco di Udine). L’appuntamento è in piazza XX settembre. Non mancate!

Il voto regionale in Friuli Venezia Giulia può incidere sulle vicende nazionali, in particolare visto che Fi e Lega sono unite sul territorio?
Il voto regionale può avere un valore nazionale quando vanno al voto più regioni, di grandi dimensioni e quando il voto è temporalmente distante da un voto nazionale. Qui non c’è nessuno di questi 3 casi. E quindi i risultati elettorali del Friuli Venezia Giulia – come anche quelli del Molise – non possono avere una concreta influenza sulle vicende nazionali.

A Udine per lanciare il candidato Fraleoni Morgera. Che messaggio porterà?
Voglio spiegare ai cittadini del Friuli Venezia Giulia che chi vota per il MoVimento 5 Stelle vota per un programma preciso. Chi vota per il centrodestra o per il centrosinistra vota per le solite ammucchiate che, puntualmente, inizieranno a litigare il giorno dopo il voto, esattamente come abbiamo visto in Sicilia. Ammucchiate che abbiamo già visto governare – male – questa regione.

Che cosa vi ha convinto di Fraleoni Morgera per lanciarlo in una sfida così difficile?
Bisogna ribaltare la domanda. Sono un grande senso di responsabilità e l’amore per questo territorio che hanno spinto un ricercatore universitario serio, preparato e legatissimo alla famiglia a scendere in campo. Dobbiamo ringraziare Alessandro che ha deciso di mettersi in gioco per cambiare in meglio il Friuli Venezia Giulia.

Non sarebbe stato utile per il movimento un confronto tra più candidati alla presidenza?
Per il Movimento 5 stelle viene sempre prima il programma, i temi, le cose concrete da realizzare. Quelle richieste dagli stessi cittadini che incontriamo ogni giorno. A tal proposito è bene ricordare che il nostro programma per il Friuli Venezia Giulia è stato realizzato da attivisti e portavoce in un anno di lavoro, fatto di continui incontri sul territorio.

I sondaggi danno il centrodestra nettamente favorito. Ritiene che la rimonta sia possibile? E su che cosa puntare per concretizzarla?
Affidarsi ai sondaggi è sbagliato. Il consenso attorno il Movimento 5 stelle è cresciuto anche in questa regione. Fra pochi giorni, inoltre, Alessandro Fraleoni Morgera inizierà a presentare i suoi assessori. Argomento che centrodestra e centrosinistra, sempre profondamente divisi al loro interno, ovviamente, non possono neanche sfiorare. Solo noi possiamo presentare ai cittadini nomi, storie e curricula di chi sarà chiamato a governare il Friuli Venezia Giulia. Trasparenza che gli elettori hanno già dimostrato di apprezzare molto.

Anche a Udine la partita pare complicata. Perché non riuscite a sfondare in una regione come il Friuli Venezia Giulia?
Non sono d’accordo. Nelle ultime elezioni politiche un elettore su quattro della vostra regione ha votato 5 stelle. Un Movimento che rifiuta i rimborsi elettorali, fa campagne elettorali low cost e si batte contro le poste puntuali, utilizzate in modo sfacciato dai consiglieri regionali per coltivarsi il proprio orticello elettorale. Gli altri candidano sindaci e politici di professione, anche indagati. Anche nel Friuli Venezia Giulia e a Udine noi ci affidiamo a persone che, quando vengono elette, rispettano gli impegni presi. Come il milione di euro restituito dai nostri consiglieri regionali e confluito nel Fondo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese.

Ritiene che, soprattutto sui territori, sia opportuno in futuro strutturarvi come partito, per ottenere migliori risultati alle urne?
I migliori risultati alle urne si ottengono con proposte di buon senso, capaci di dare risposte alle esigenze della gente, e dando il buon esempio anche quando si entra nelle istituzioni, esattamente come fanno i nostri eletti.

Come giudica il lavoro fatto dai cinque consiglieri uscenti in Fvg?
Ottimo. I nostri consiglieri si sono distinti per aver fatto un’opposizione nel merito delle cose. Da persone che facevano una vita, per così dire, normale in poco tempo si sono trasformati in consiglieri più competenti dei loro colleghi molto più navigati e paludati. Politici di professione che negli ultimi 15 anni hanno attuato riforme che hanno peggiorato la vita dei cittadini del Friuli Venezia Giulia.

Cinque anni fa i tre del MoVimento 5 Stelle eletti in Friuli Venezia Giulia hanno lasciato il MoVimento dopo pochi mesi. Stavolta andrà in modo diverso? Che garanzie ci sono?
Luca Sut, Sabrina De Carlo e Stefano Patuanelli che è stato nominato vicecapogruppo al Senato, sono persone affidabili che hanno dimostrato in molti anni di attivismo di aderire perfettamente agli ideali del Movimento

In Friuli Venezia Giulia nella scorsa legislatura avete contribuito all’approvazione della misura di sostegno al reddito. Quali potranno essere i vostri “timbri” nel prossimo quinquennio in regione?
Sicuramente vogliamo migliorare il sistema sanitario regionale, che finalmente deve essere al servizio del cittadino, e realizzare una serie di politiche attive per formare e reinserire nel mercato del lavoro 36 mila disoccupati. E poi vogliamo garantire agevolazioni alle imprese che investono in innovazione, trasferimento tecnologico, ricerca e sviluppo, senza però delocalizzare.