Cinque priorità per il Lazio e un unico asse di Governo

di Roberta Lombardi, candidata del MoVimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Lazio

Ieri abbiamo presentato il programma per le elezioni regionali nel Lazio insieme con il candidato premier Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e Fabio Massimo Castaldo, vice presidente del Parlamento europeo. Allo stesso tavolo, un unico asse di Governo targato 5stelle in grado di interloquire e intervenire a tutti i livelli istituzionali con lo stesso progetto politico. Un vantaggio di cui beneficeranno tutti i cittadini. Dalla Capitale al Parlamento europeo, la rivoluzione 5stelle è ormai un’onda inarrestabile e la vittoria nel Lazio è un tassello fondamentale di un naturale processo di rinnovamento.

Il MoVimento 5 Stelle è quindi l’unica forza politica a poter riorganizzare e risanare anche la macchina amministrativa regionale, le risorse e i servizi per cittadini, imprese e Comuni. E lo faremo con un programma regionale, che si integra con quello nazionale ed europeo, in cinque priorità:

1. Salute, 2. Ambiente e rifiuti, 3.Trasporti, 4. Famiglia, 5. Lavoro e Imprese.

Eccole punto per punto:

1. Salute.
 In molti lo hanno dimenticato, ma il diritto alla Salute è sancito dalla nostra Costituzione. Un diritto di fatto calpestato soprattutto nel Lazio, visto che è storicamente la Regione italiana con il debito più alto nella Sanità pubblica, che negli ultimi anni è costato Piani di rientro lacrime e sangue sulla pelle dei pazienti. Vogliamo una sanità pubblica più efficiente e vicina al cittadino, che si prenda cura delle persone, che sia accessibile a tutti. Nessuno escluso. Tra gli interventi fondamentali, abbattimento delle liste di attesa; sblocco delle assunzioni di medici, infermieri e operatori sanitari; riduzione dei tempi d’intervento ai Pronto soccorso, attraverso sviluppo di reti di gestione cronicità, emergenza e malati oncologici; potenziamento assistenza domiciliare con la creazione dell’infermiere di cittadinanza; taglio agli sprechi e lotta alla corruzione.

2. Ambiente e rifiuti. L’ambiente è una delle nostre cinque stelle, anche per nel Lazio. Stop a inceneritori e discariche, l’obiettivo è tornare a far respirare la nostra Regione. Le priorità vanno dal finanziamento di interventi contro il dissesto idrogeologico alla difesa delle coste. E ancora: più soldi al fondo di ripubblicizzazione e monitoraggio delle risorse idriche e reddito di cittadinanza energetico, uno strumento che aiuta a risparmiare sulle bollette, incentiva le energie rinnovabili e crea posti di lavoro. Per quanto riguarda i rifiuti, in particolare, la Regione ha un ruolo centrale. Dalla chiusura della discarica di Malagrotta l’attuale giunta uscente, infatti, non ha mai varato un Piano Rifiuti regionale che tenesse conto dei trend di produttività registrati dai comuni laziali e dalla Capitale. Il nostro primo passo sarà dunque mettere in piedi una programmazione per i prossimi anni attraverso: il recepimento del Piano Rifiuti Zero di Roma Capitale; Piano di prevenzione della produzione dei rifiuti (raccolta porta a porta, riciclo ecc.); più risorse ai Comuni che attuano la raccolta porta a porta ed applicano una tariffa puntuale; incentivi allo sviluppo di piccoli impianti di compostaggio e per il trattamento delle altre frazioni di rifiuti.

3. Trasporti. Al trasporto pubblico è legata la possibilità dei pendolari di gestire il proprio tempo. Mezzi pubblici più efficienti e puliti possono aumentare la nostra qualità della vita. Vogliamo una Regione in movimento, connessa, veloce. Per questo puntiamo su: rafforzamento del trasporto su ferro; rimodulazione delle strutture aeroportuali; razionalizzazione del servizio erogato da COTRAL; riduzione dello spostamento con mezzi privati attraverso politiche incentrate sul telelavoro, erogazione di servizi a distanza e l’istituzione della figura del Mobility Manager regionale; piano d’interventi per la manutenzione straordinaria e ordinaria della rete stradale regionale.

4. Famiglia. Si parla troppo spesso di famiglia ma troppo poco dei servizi di cui una famiglia ha bisogno: asili nido, case di cura, assistenza, sgravi fiscali. Negli ultimi tre anni nel Lazio 160mila famiglie sono scese sotto la soglia di povertà relativa e assoluta. Un dato scioccante su cui dobbiamo intervenire ad esempio con: sgravi fiscali per le famiglie monoreddito con più figli a carico; registro unico delle famiglie affidatarie e centro post-adozione per la tutela dei minori; assistenza e cabina di regia per il sostegno domiciliare agli anziani; 17 miliardi di euro annui di investimenti previsti dal nostro programma nazionale e riorganizzazione dei sostegni per il babysitting e l’acquisto di prodotti dell’infanzia.

5. Lavoro e Imprese. Circa il 45% delle Piccole e medie imprese nel Lazio risentono ancora degli effetti della crisi economica. Agevolare l’attività delle nostre aziende permette di rilanciare l’economia reale della Regione e creare nuove opportunità occupazionali. I nostri passi: semplificazione burocratica attraverso l’approvazione di testi unici (commercio, urbanistica ed edilizia, turismo); istituzione del marchio “Eccellenza Lazio” per promuovere i prodotti locali nel mondo; programmazione del calendario di uscita dei bandi sui fondi europei con esiti resi noti entro sei mesi; incubatori tematici d’impresa (turismo, nuove tecnologie ecc.); tavolo Permanente tra Regione e rappresentanze delle varie categorie produttive.

Cinque priorità per un programma di circa cento pagine che tocca diverse aree tematiche: dal taglio di sprechi e privilegi alla lotta alla corruzione, dal reddito di cittadinanza ai diritti civili. E ancora: dai Fondi Ue all’agricoltura, dalle politiche giovanili al diritto alla casa fino alla Cultura e allo Sport.