#CasiniPerIlPd a Bologna: e sono grossi!

di MoVimento 5 Stelle

Il Pd, il Partito De Benedetti, a Bologna ha deciso di candidare Pier Ferdinando Casini. Non è uno scherzo. Il partito provvisoriamente guidato del telefonista di De Benedetti, ha regalato un seggio che a torto ritiene sicuro a colui che nel 1994 insieme a Berlusconi, Bossi e Mastella fu tra i promotori del “Popolo delle Libertà“.

Nel 2012 sempre il telefonista di De Benedetti si presentò agli italiani con una delle sue solite promesse: “Se vince Renzi no a Casini“. Abbiamo visto com’è andata a finire.

Mentre decine di migliaia di iscritti al Movimento 5 Stelle votavano e sceglievano i candidati per Camera e Senato, nelle segrete stanze il Pd ha candidato…Casini a Bologna. Si saranno telefonati De Benedetti, Renzi e Berlusconi? Lo abbiamo detto e lo ribadiamo. Casini è stato “premiato” per il lavoro politico sporco che ha provato a fare, senza riuscirci, come presidente della Commissione banche.

Ha provato a salvare la Boschi ma grazie all’azione del Movimento 5 Stelle ha miseramente fallito. Casini per queste dichiarazioni si è arrabbiato. “Di Battista prima di parlare di me si deve sciacquare la bocca”.

Lo accontentiamo tutti. Beviamo un bel bicchiere di acqua pubblica (che lui vorrebbe privatizzare) e gli chiediamo: Casini, se non era suo compito sabotare la Commissione banche, perché ha accettato di presiederla dal momento che l’aveva osteggiata?

Perché ne ha accettato la presidenza nonostante il suo palese conflitto d’interessi in quanto socio nella fondazione Carisbo, azionista di Intesa San Paolo?

Da qui al 4 marzo il partito di De Benedetti e quello di Berlusconi attaccheranno il Movimento 5 Stelle con tutte le loro forze: politiche, mediatiche, finanziarie, lobbistiche. E’ una medaglia al valore. Il Movimento 5 Stelle, come nel caso del mistero buffo della candidatura di Casini a Bologna, racconterà ai cittadini come stanno realmente le cose.