#ProgrammaEsteri: Contrasto ai trattati internazionali come TTIP e CETA

>>> Oggi si vota per le liste da presentare alle elezioni comunali di Padova e Piacenza. Gli iscritti certificati residenti nelle due città possono votare accedendo su Rousseau <<< Oggi parliamo del quarto dei dieci punti del Programma Esteri del MoVimento 5 Stelle. Una volta terminata l’esposizione dei punti, si procederà a una votazione online su Rousseau con la quale gli iscritti decideranno le priorità del programma. Informatevi e partecipate!

di Sharon Treat – politica americana e avvocato anti TTIP-CETA

Buongiorno a tutti, sono Sharon Treat e sono Senior Advisor presso l’Istituto per l’agricoltura e la politica commerciale, IATP. IATP è una organizzazione per la giustizia sociale che si occupa di politica commerciale in rapporto al cibo, all’agricoltura, al cambiamento climatico, alla sostenibilità e alle comunità.
Ho terminato da poco un report per lo IATP sull’impatto del partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti, il TTIP, e abbiamo anche analizzato il CETA, l’accordo col Canada, che dovrà presto essere votato dai parlamenti nazionali degli Stati membri dell’Unione Europea. Questo è un report che arriva al momento giusto e che analizza l’impatto di questi trattati sull’agricoltura e il cibo.

Abbiamo concluso che entrambi gli accordi promuoveranno la peggiore agricoltura intensiva specialmente nel settore della carne, porteranno a un abbassamento degli standard di sicurezza alimentare che sono così importanti per i cittadini in Italia e nel resto dell’UE. Creeranno pressione per accettare cibo OGM, pressione per legalizzare la carne trattata con clorina e altre sostanze di lavaggio, invece che promuovere le condizioni sanitarie legate all’approccio “farm to fork” (= controlli lungo tutta la filiera) che è l’approccio europeo agli standard alimentari e pressione per annullare o ridurre l’impatto del principio di precauzione, non cancellando formalmente i nostri diritti, ma dando vita a un trattato che istituirà un forum per la cooperazione tra agenzie (tecniche) di regolamentazione per molti anni a venire, ma senza la trasparenza che associamo al processo democratico e che porterà le priorità del commercio e delle multinazionali a contare di più dei consumatori e delle loro preferenze.

Il report che abbiamo scritto e di cui ho una copia qui è disponibile sul sito dello IATP, dove abbiamo redatto anche un report sul CETA. E una cosa molto importante da capire è che il sistema canadese di agricoltura industriale è molto simile a quello degli Stati Uniti, quindi con il trattato CETA non avrete certamente un risultato migliore (al TTIP) perché i Canadesi hanno sfidato le regole di etichettatura di origine, come hanno fatto con gli americani, hanno attaccato apertamente gli standard europei sugli ormoni nella carne e hanno detto chiaramente sia a livello di settore privato che di agenzie di regolamentazione che non supportano il principio di precauzione.
Questi accordi con Stati Uniti e Canada sono solo un modo di colpire il principio di precauzione, le regole sulle sostanze chimiche e i pesticidi, sugli OGM e le leggi attuali sulla sicurezza alimentare che sono popolari nell’UE e che sono sostanzialmente considerate il modello in cui si dovrebbe gestire il cibo.

Come ho detto, questo è il risultato delle clausole di cooperazione regolamentare, ma ci sono anche regole sull’etichettatura che renderanno molto più difficile ad esempio ottenere un’etichettatura precisa sugli ingredienti o gli additivi nel cibo spazzatura, o ottenere in futuro un’etichettatura che certifichi il benessere animale o un’etichettatura sul packaging con cui si imballa il cibo e che potrebbe contenere Bisfenolo A o altre sostanze chimiche che mettono a rischio la salute.
Per cui le disposizioni sull’etichettatura, quelle sulla cooperazione regolamentare e la riduzione dei dazi doganali metteranno questi cibi e carni più economici prodotti da fattorie-fabbriche in una posizione molto più competitiva rispetto al cibo prodotto in Europa e continueranno a spingerci via da un modello di produzione familiare per andare verso un processo di agricoltura industriale.
Quindi vi invito a guardare il nostro report sul sito IATP che è www.iatp.org

Ps: Per Piacenza hanno votato 90 iscritti certificati. 59 per la lista di Pugni Andrea e 31 per quella di Mannina Rosarita.
Per Padova hanno votato 156 iscritti certificati. 108 per quella di Borile Simone e 48 per quella di Forner Leonardo.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato.