Il freddo nelle zone del terremoto. Facciamo presto

di MoVimento 5 Stelle

Occorre fare presto. Il freddo diventa più pungente e la neve sempre più fitta nei prossimi giorni sulle zone terremotate renderà ancora più difficile la vita degli sfollati del centro Italia che si trovano nelle tende, nei container,  negli alloggi e nelle sitemazioni provvisorie sin dal mese di agosto. I cittadini di Accumoli, Amatrice Arquata del Tronto, Norcia e le altre zone colpite del Lazio, Abruzzo Umbria, Marche, sono ancora sospesi in attesa di risposte dal governo su quando la ricostruzione potrà avere inizio. Non c’è tempo da perdere.

Il Movimento 5 stelle sin da subito si è detto pronto a collaborare per avviare prima possibile tutte le operazioni necessarie per la ricostruzione. E lo ha fatto. In Parlamento abbiamo dato il nostro via libera per approvare il decreto sisma del governo nonostante non fosse il migliore possibile. Ci abbiamo messo la faccia. Cosa è stato fatto sino ad oggi? Chiediamo all’esecutivo e al commissario straordinario per il terremoto di passare dalle promesse ai fatti e di tramutare gli intenti sbandierati a destra e a manca in atti concreti. Che avvenga in tempi rapidi: i cittadini sono provati.

E soprattutto chiediamo la massima trasparenza sui fondi stanziati e sugli appalti. Abbiamo denunciato come quello per la rimozione dei detriti sia stato affidato a una azienda sotto processo per traffico di rifiuti e truffa, già legata a soggetti sotto inchiesta per presunti legami con la camorra. Sappiamo che l’illegalità e la corruzione si annidano spesso e volentieri negli appalti pubblici e la ricostruzione post terremoto è un’occasione ghiotta per affaristi senza scrupoli.

Vogliamo scongiurare anche il giro di affari criminale che ruota intorno ad aziende poco serie e all’uso dei soldi pubblici stanziati per il sostentamento dei terremotati. Quali sono le misure che vengono applicate per controllare rigorosamente queste operazioni? Chiediamo inoltre come vengono impiegati i fondi che arrivano dalle donazioni di solidarietà che affluiscono generosamente da tutta Italia e anche dal mondo. Inoltre di tutti questi soldi pubblici e donazioni private è necessario che venga dato conto di come vengano utilizzati. Per quali interventi e con quali risultati.

Non c’è tempo da perdere.
Ogni giorno perso in chiacchiere è un giorno che sottrae dignità alle persone terremotate che vivono in condizioni di precarietà abitativa ed esistenziale.