Nel MoVimento chi sbaglia paga, nel Pd fa carriera

di MoVimento 5 Stelle

Venerdì verrà votato online il collegio dei probiviri, organo di garanzia del Movimento 5 Stelle previsto dal regolamento approvato online dalla stragrande maggioranza degli iscritti, che ha facoltà di disporre la sospensione cautelare dell’iscritto. Nel MoVimento chi sbaglia va via, senza sconti. Siamo gli unici a farlo. Negli altri partiti, su tutti il Pd, l’abbrutimento, le falsità, le condanne, gli sprechi di denaro pubblico sono la chiave per fare carriera politica. De Luca potrebbe essere nominato capo assoluto della Sanità in Campania dopo le sue parole sulle clientele per il voto al Sì al referendum e le ripetute minacce di morte a chi lo critica. Nella vicenda delle firme false del Piemonte 9 piddini hanno patteggiato ammettendo dunque di aver falsificato degli atti pubblici e nessuno è stato sanzionato; uno di loro è addirittura consigliere regionale, i vertici del partito non hanno fiatato e Chiamparino è presidente della Regione grazie a una falsificazione piddina: uno scandalo su cui tutti i media tacciono. Tutti scandali su cui i giornali e i telegiornali di regime non informano i cittadini. Per un episodio tutto da chiarire su una decina di firme a Bologna e per quello di Palermo in cui coloro a cui è stato notificata l’indagine si sono già autosospesi così come faranno gli altri che dovessero venirne a conoscenza, il MoVimento viene passato ai raggi x, fioccano le inchieste sui giornali e i tg scatenano gli opinionisti. Due pesi e due misure. Se usassero con loro lo stesso metro che usano con noi, il MoVimento sarebbe al 60%. Anche qualcuno di noi a volte sbaglia, ma state sicuri che pagherà, come sempre è accaduto e come sempre accadrà. Di seguito riportiamo il comunicato del consigliere di Bologna Marco Piazza in seguito alle vicende di oggi.

di Marco Piazza

Ho appreso poche ore fa dalla stampa di essere iscritto nel registro degli indagati per la raccolta firme del 2014.
Vi dico quello che so e che ho detto anche ai giornalisti.
Al momento nessuno mi ha notificato nulla, nemmeno gli avvocati del Movimento sanno qualcosa, non sono stato identificato, non mi hanno chiamato a testimoniare e nemmeno so su cosa stiano indagando.
Appena saprò cosa mi contestano ve lo dirò nella massima trasparenza.
Ho fatto anche richiesta del 335.
Sapevamo dal 2014 che c’era un esposto fatto da un gruppo di attivisti del M5S da sempre molto critici. Avendo la coscienza a posto sono stati immediatamente querelati.
Sapevamo che questo esposto aveva generato un’indagine per cui venivano chiamate le persone che avevano sottoscritto la lista delle regionali.
Non sapevamo su cosa stessero indagando dato che il procedimento era iscritto contro ignoti.
Se avessi avuto dubbi sul mio operato non mi sarei assolutamente mai candidato quest’anno a portavoce in Consiglio Comunale.
Ho raccolto centinaia di firme a Bologna come sempre faccio con massima scrupolosità e grande attenzione alle regole che conosco ormai a memoria.
Non ho mai falsificato firme, né ho mai eseguito ricopiature di nessun genere.
Non avevamo nessun motivo di ricorrere a qualunque tipo di sotterfugi avendo raccolto molte più firme di quelle necessarie.
Abbiamo consegnato centinaia di firme in più del minimo richiesto e altre centinaia non le abbiamo nemmeno consegnate.
Se la procura confermerà la notizia di stampa della mia iscrizione e deciderà di chiamarmi sono ovviamente a totale disposizione per chiarire la vicenda. Se fossi stato a conoscenza di moduli irregolari non avrei avuto nessun problema a sostituirli con uno dei tantissimi altri che avevamo a disposizione (e tuttora conserviamo).
Ringrazio delle tantissime espressioni di stima e solidarietà che mi sono arrivate sia dall’interno che da altre forze politiche. Il rispetto dell’avversario testimonia più che mai la serietà che mi viene riconosciuta.
Il Movimento viene comunque prima di tutto: qualora la procura confermasse le notizie di stampa e mi arrivasse un avviso di garanzia mi autosospenderò immediatamente in attesa di chiarire la vicenda. Questa brutta esperienza che sto vivendo, deve essere l’occasione per ribadire la nostra trasparenza e serietà in ogni momento.