I nuovi complottisti di regime

Una volta c’erano i complottisti del web che vedevano complotti in ogni cosa che facevano i giornali e le tv. Poi hanno imparato a conoscerli, hanno visto quello che sono e hanno capito: persone che prendono ordini da persone più in alto di loro per scopi di propaganda. Oggi ci sono i complottisti di regime che stanno nei giornali e nelle tv, non capiscono nulla di come funziona il web, vedono complotti ovunque e si immaginano chissà cosa fino ad arrivare a deliri al limite della peggiore fantascienza come quelli contenuti nell’articolo pubblicato dalla Stampa di De Benedetti stamattina (lettura consigliata se volete farvi due risate). Il MoVimento 5 Stelle ha i suoi account ufficiali su tutti i social e i suoi portavoce hanno account verificati, non anonimi. Per i nuovi complottisti se un cittadino scrive su Twitter qualcosa a favore del M5S è un complotto, ci deve essere qualcosa sotto, è un fake, è un bot, è pilotato. Sveglia! E’ una persona che scrive su Twitter. E se scrive qualcosa di diffamatorio ne risponderà davanti alla legge. Tutto il resto è fuffa, come far passare un account da 14.000 follower come una “star del web“. E se un giornalista ne ha 20.000 che è? Il Gianluca Vacchi dell’informazione?
Sono ridicoli il sottosegretario Lotti e il Pd che perdono tempo con i complotti. Il governo dovrebbe pensare a quelli che sono i veri problemi del Paese, partendo dalla disoccupazione, dalla corruzione e dall’inefficienza della sanità. Non certo dedicarsi al cyber-onanismo.