Tornate con i piedi per terra, ipocriti!

di Paola Taverna

Non può non strapparmi un sorriso leggere che il ministro Lorenzin pensa al fertility day.
Proprio nel giorno in cui la disoccupazione giovanile sale di due punti, ci venite a rappresentare le donne come prodotti con la data di scadenza che devono affrettarsi a sfornare bimbi? Tornate con i piedi per terra!
Le donne, prima di mettere al mondo un figlio, devono fare i conti con uno Stato che se ne frega delle famiglie e dei bambini. Uno Stato che privatizza la scuola pubblica, che non offre asili nido gratuiti, che costringe i lavoratori al precariato permanente dei voucher e dei finti contratti “indeterminati“.

Uno Stato che con la “buona scuola” separa le insegnanti dai figli con destinazioni ai confini della realtà. Uno Stato che privatizza la Sanità, che ti consiglia un’ecografia morfologica al quinto mese, ma poi se provi a prenotarla te la danno che tuo figlio ha 5 anni. Uno Stato che, invece di aiutare i nuovi italiani a nascere, sta aiutando i vecchi italiani a morire.

Gentile ministro, il vostro fertility day dovreste ribattezzarlo “hypocrisy day“. Quella è l’unica dicitura che non vi verrebbe tacciata come milionesima bugia. Il giorno in cui non dovremo più confrontarci con voi non arriverà mai abbastanza presto.

P.S. Dal 18 giugno 2014 giace in Senato la nostra mozione di sfiducia e il 17 marzo scorso, il ministro della Salute rispose a una mia interrogazione su un atto di bullismo istituzionale. Volevano scippare i soldi da me ottenuti nelle precedenti leggi di Stabilità per affossare il ddl sugli screening neonatali. Preferivano fare un dispetto al M5S, piuttosto che salvare la vita dei bambini. Acqua passata: ora gli screening sono legge grazie alla testardaggine della sottoscritta e all’immenso aiuto delle associazioni malati rari