Veneto Banca, la coscienza sporca dei partiti

dei portavoce M5S veneti in Parlamento e Regione

L’arresto di Vincenzo Consoli , ex ad di Veneto Banca segna un punto di svolta nelle indagini su questo istituto di credito. Una azione quella della magistratura che arriva dopo anni di denunce del Movimento 5 Stelle tramite esposti in Procura e interrogazioni. A questo importante sviluppo giudiziario, speriamo ne seguano altrettanti per le inchieste in atto sulla Banca Popolare di Vicenza, scandalo sul quale abbiamo già presentato diverse denunce in Procura.
Su Veneto Banca, la politica dei vecchi partiti dalla Lega al Pd passando per Forza Italia ha la coscienza politicamente sporca.

Zaia era sempre in prima fila alle assemblee degli azionisti a sostenere Consoli come avvenne nel 2010, nel 2008 l’allora sindaco di Montebelluna Laura Puppato, oggi senatrice Pd gli conferì la cittadinanza onoraria (http://www.oggitreviso.it/node/5520 ). Titolo che è stato ritirato solo a marzo di quest’anno.
Per non parlare dei finanziamenti di Veneto Banca nel 2012 a Denis Verdini, ben 7,6 milioni di euro di prestitoper poter pagare la sanzione per bancarotta fraudolenta che Banca d’Italia gli aveva erogato” per finire con i prestiti a Giancarlo Galan, grazie ai quali l’ex governatore ed ex ministro acquistò e ristrutturò la faraonica Villa Rondella.