Comunione col farmaco

di MoVimento 5 Stelle

Il debito di riconoscenza di Mario Melazzini nei confronti di Comunione e Liberazione deve essere grande, ma non sarà mica che quel debito lo vuole saldare con i soldi dei cittadini?

L’attuale presidente dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) è al contempo anche consigliere in Regione Lombardia, dove siede nella commissione Sanità e politiche sociali. Un doppio incarico di cui l’M5S, con il consigliere M5S Stefano Buffagni, ha chiesto conto dal momento che al Pirellone Melazzini non si fa vedere da mesi. Eppure continuerebbe a percepire indennità e rimborsi forfettari. Un’assenza prolungata giustificata con un certificato medico che però non gli ha impedito di lavorare in contemporanea per l’Aifa. Di questa denuncia Melazzini non ha ancora dato conto. Nel frattempo però, in qualità di presidente dell’Aifa è stato accreditato come partecipante al prossimo meeting di Comunione e Liberazione, di cui è già stato ospite in passato.

Del resto che sia un uomo di Cl (la quale, è noto, in Lombardia ha interessi giganteschi nel comparto sanità) non è un segreto per nessuno. Forse è proprio in segno di gratitudine nei confronti di chi lo ha incoraggiato nella sua carriera che l’Agenzia di cui è presidente sarà presente a Rimini con uno stand. Non solo, per rendere più riconoscibile la presenza dell’Aifa al meeting è stata realizzata anche una compagna pubblicitaria. Il tutto è stato affidato a una società di comunicazione.

Da qui, un paio di semplici domande: l’Aifa, (“Ente pubblico che opera in autonomia, trasparenza e economicità, sotto la direzione del Ministero della Salute e la vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia”) paga questa campagna con fondi pubblici? Se la risposta è affermativa, ai cittadini quanto è costata la voglia di Melazzini di ben figurare nell’amato consesso?

Ps. ministri Lorenzin e Padoan, avete qualcosa da dichiarare al proposito?