Etichette energetiche: una vittoria del MoVimento, una vittoria dei cittadini.

di MoVimento 5 Stelle Europa

Come ci si sente ad essere relatori di un regolamento europeo? Dovreste chiedervelo voi, che avete partecipato con Rousseau alla battaglia del Movimento 5 Stelle sull’etichettatura energetica. Un regolamento europeo è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, quindi ha un impatto su 500 milioni di cittadini europei. Ebbene, grazie al portavoce Dario Tamburrano – che ha dedicato mesi d’intenso lavoro affinché tutte le istanze a 5 Stelle fossero accolte – l’etichetta 2.0 è diventata realtà col voto della plenaria di ieri. È un balzo verso il futuro che si compone di più elementi: QR code, “smart appliances” e database europeo. Ma anche un ritorno al passato con la tradizionale ed univoca scala di efficienza A-G, spazzando via tutto ciò che confonde e inganna i cittadini in fase di acquisto.

LE CLASSI ENERGETICHE
Le etichette relative all’efficienza energetica delle apparecchiature che consumano energia, come frigoriferi e lavatrici, esistono nell’UE da ormai vent’anni. Unitamente all’ecodesign, consentono un risparmio energetico stimato dalla Commissione europea in 175 Mega tonnellate equivalenti di petrolio all’anno entro il 2020: all’incirca la quantità di energia consumata in un anno dall’Italia. L’efficacia delle etichette tuttavia si é affievolita col tempo, soprattutto per il proliferare di scale diverse: in alcuni casi si usa quella da A+++ a D, in altri da A a G, in altri ancora da A++ a E, e così via. Il nuovo regolamento europeo a 5 Stelle prevede il ripristino della scala A-G in tre tappe, a partire dalla sparizione entro 21 mesi dei “+” che ora compaiono sulle etichette di frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, televisori. Le classi di efficienza così attribuite rimarranno valide – ci si attende – per dieci anni; in seguito si procederà ad una redistribuzione, sempre in base alla scala A-G (il cosiddetto “riscalaggio”), quando le classi A e B risulteranno sovraffollate. Fin qui il ritorno alla tradizione.

ETICHETTA DIGITALE, DATABASE EUROPEO E QR CODE
Le vere novità del regolamento a 5 Stelle riguardano innanzitutto la creazione di un database europeo di tutti i prodotti coperti da etichettatura, che dovrà entrare in funzione entro il primo gennaio 2018. Esso consentirà ai cittadini d’interagire con un’etichetta digitale, parallela a quella di carta ma ricca di informazioni e funzioni aggiuntive. Un QR code (o simili) sull’etichetta di carta costituirà una delle porte d’accesso al database. Diventerà così possibile fare come in Australia. Sviluppare cioè applicazioni, soprattutto per smartphone ma non solo, in grado di fare confronti immediati tra due o più apparecchi, stabilire quale é il più conveniente in base alle abitudini personali, calcolare il consumo di energia negli anni e il tempo di rientro dell’investimento per l’acquisto di un modello più o meno efficiente.

SGUARDO ALLE RINNOVABILI
I fabbricanti avranno la possibilità di inserire sulle etichette di carta anche un simbolino per indicare le apparecchiature “smart”: quelle in grado di accendersi quando l’energia elettrica è meno cara, o quando è disponibile con più abbondanza sulla rete elettrica. E’ importante sia per risparmiare in bolletta, sia per favorire l’ingresso nella rete elettrica delle energie rinnovabili, per natura discontinue.

IL RIMBORSO IN CASO DI FRODE
Gli acquirenti potranno ottenere il rimborso in caso di etichetta infedele. La Commissione europea calcola che ora il 10-25% delle etichette energetiche non rispecchi le reali caratteristiche delle apparecchiature. E’ la prima, vera risposta allo scandalo Volkswagen, che ha minato in modo sistemico la fiducia dei cittadini nei sistemi europei di etichettatura. E’ previsto anche l’irrobustimento della sorveglianza sulla conformità, affidata alle autorità nazionali: il database, oltre alla parte pubblica, ne avrà anche una riservata, utile a questo scopo.

Come ciliegina sulla torta, il Parlamento europeo ha conferito al portavoce Dario Tamburrano il mandato per negoziare il testo finale della normativa con l’altro co-legislatore europeo, il Consiglio. Questo è quello che può fare il Movimento 5 Stelle qui in Europa col lavoro, la dedizione, la competenza e quel pizzico di follia creativa che ci contraddistingue da sempre.

La clip che il Parlamento europeo ha dedicato alla rivoluzione a 5 Stelle:

Piccola nota di colore. Prima del voto definitivo in plenaria il portavoce Dario Tamburrano ha distribuito questo volantino per convincere gli altri eurodeputati ad appoggiare la battaglia sulle “smart appliances”, emendamenti poi votati positivamente in plenaria: