#DeLucaBlu, il colore del privilegio

di Luigi Di Maio

Ricordate la campagna contro le auto blu di Renzi, che poi si concluse con qualche vendita simbolica su e-bay e nulla più? Oggi il presidente del consiglio, gli alti funzionari dello Stato e della Pa, insieme alle alte cariche parlamentari, continuano ad usarle come se niente fosse, ad eccezione degli esponenti del M5S. Vincenzo De Luca, presidente della Campania, ha imparato molto bene la lezione. Un nuovo regolamento regionale presentato dalla sua giunta estende l’utilizzo delle auto blu ai suoi 13 consiglieri personali, che per legge dovrebbero essere a costo zero. Nello stesso regolamento regionale si parla di riduzione dei costi per le auto blu. Non solo De Luca amplia i soliti odiosi privilegi della politica, ma si prende anche gioco dei cittadini.

Il MoVimento 5 Stelle rifiuta le auto blu e ogni privilegio.

Io stesso a norma di legge ne avrei diritto, ma ho deciso sin dall’inizio di rifiutare l’auto blu, oltre all’indennità che mi spetterebbe per la carica di vicepresidente della Camera. Allo stesso modo Laura Bottici, Questore del Senato, potrebbe usufruire dell’auto blu, ma non l’ha mai fatto. Anche Roberto Fico, Presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, ha rinunciato. Stesso discorso a livello locale: le giunte e gli assessori comunali hanno rifiutato, ovunque il M5S governi, questo privilegio di lunga data. La giunta di Virginia Raggi si sta già muovendo, dato che, come annunciato da Marcello De Vito, è stata disposta l’eliminazione delle auto blu assegnate all’Ufficio di Presidenza (5, di cui 3 a disposizione di consiglieri M5S, 2 di opposizione) ed è stato espresso indirizzo per l’eliminazione di quella a disposizione dei presidenti dei gruppi.

Quello che dice, il M5S lo fa.