I Comuni Pd sprecano i fondi europei

di MoVimento 5 Stelle Europa

Nei Comuni amministrati dal Movimento 5 Stelle i fondi europei (che altro non sono che le tasse dei cittadini girate all’Europa) saranno il volano di sviluppo per fare crescere l’economia dei territori. Gli enti locali targati Pd e centrodestra hanno il record europeo di sprechi, ritardi e frodi. Bisogna cambiare tutto e al più presto.

SPRECHI

Il Portogallo spende il 95% dei fondi europei messi a disposizione, la Grecia il 99,4%, la Polonia il 94,9%. E l’Italia? Appena l’81%. Peggio di noi ha fatto solo la Romania. La cattiva politica potrebbe costare diversi miliardi di euro. Se entro il 31 marzo 2017 l’Italia non presenterà gli ultimi documenti validi per ottenere i fondi europei per la programmazione 2007-2013 perderà una montagna di soldi, pari a una Finanziaria lacrime e sangue. Al 31 marzo 2016 l’Italia deve ancora certificare 5,5 miliardi di euro (4,7 del FESR e 698 milioni del FSE).

Percentuale dei fondi europei non spesi (programmazione 2007-2013).

E non è tutto. Analizzando i dati si scopre che c’è una notevole accelerazione di pagamenti non ancora certificati negli ultimi due anni. È, quindi, altamente probabile che le Regioni siano ricorse ai cosiddetti ‘progetti sponda’ o coerenti, un trucchetto per spendere i soldi europei subito, ma in maniera inappropriata. Questa operazione cerca di ‘salvare il salvabile’ ma è la conseguenza di una programmazione fatta male e porta quasi sempre solo opere che non servono al territorio. È spreco di denaro pubblico.

Per colpa della malapolitica, negli ultimi 15 anni gli italiani ci hanno rimesso. Ecco i numeri: ra il 2000 e il 2014 l’Italia ha versato nelle casse europee 210,5 miliardi di euro a fronte di una restituzione di 151,6 miliardi sotto forma di fondi, agevolazioni e contributi vari. Il saldo è negativo per un totale di a 58,9 miliardi di euro. È come se ogni italiano avesse perso 970 euro a testa. Chiamiamola “tassa vecchia politica”: ecco quanto costa ai cittadini la politica di Pd e centrodestra.

FRODI

L’OLAF è l’ufficio europeo per la lotta antifrode. Pochi in Italia lo conoscono, eppure il suo ruolo è fondamentale nel combattere la disonestà. Nel 2015 l’OLAF ha certificato ben 888 milioni di euro di frodi, ha chiuso 304 indagini (un numero record per l’Ufficio) e ne ha aperte 219 nuove. Le frodi segnalate dall’OLAF sono una piccola parte perché quasi sempre la Commissione europea si affida alle carte fornite dalle autorità nazionali di certificazione e controllo (nominate da amministrazioni locali in conflitto d’interessi con i partiti). La principale causa di frodi e irregolarità sono gli appalti pubblici, mentre sono in aumento le frodi ai fondi strutturali di carattere transnazionale perché manca una legislazione adeguata. Fra tutti gli Stati membri l’Italia, tanto per cambiare, è ai primi posti nella classifica delle frodi.

QUALCHE STORIA DI CUI VERGOGNARSI

L’incapacità dei partiti fa arrossire gli italiani. Ecco qualche esempio di come vengono spesi i fondi europei:

– il tentato finanziamento di eventi come il concerto di Elton John a Napoli o i fondi destinati ai disoccupati siciliani e che sarebbero finiti in viaggi, cene eleganti e serate con escort per politici e faccendieri (la magistratura ha aperto un’inchiesta).

– la relazione della Corte dei Conti europea del 2014 analizza il modo in cui diversi Stati membri hanno usato i fondi strutturali per lo sviluppo di aeroporti in larga parte sottoutilizzati o finanziariamente non sostenibili. Tra i peggiori casi evidenziati dalla Corte c’è l’aeroporto di Crotone dove, nonostante l’uso dei fondi, i passeggeri sono addirittura diminuiti invece che aumentati.

– l’uso fantasioso del Fondo Sociale Europeo che ad Agrigento, anziché essere destinato alla lotta alla disoccupazione, finanzia la costruzione di marciapiedi e manutenzioni straordinarie attraverso l’espediente dei “cantieri scuola”, in cui i giovani dovrebbero “imparare” a fare i muratori.

#CAMBIAMOTUTTO CON LE PROPOSTE DEL M5S EUROPA

L’assenza di una programmazione ad ampio respiro e la distribuzione “a pioggia” di buona parte delle risorse limitano fortemente il potenziale innovativo dei fondi europei e la loro capacità di produrre effetti “strutturali” sul territorio.

Il Movimento 5 Stelle Europa propone sei punti per un migliore uso dei fondi. #CambiamoTutto

1) programmazione basata sui veri bisogni del territorio.
2) maggiore trasparenza nei bandi.
3) presenza di un Ministero dedicato alla coesione territoriale (e non delegato alla Presidenza del Consiglio).
4) ripartizione dei target di spesa in maniera più omogenea durante la fase di programmazione per evitare ‘corsa alla spesa’ e progetti fantoccio.
5) maggiore attenzione alla scelta dei dirigenti e delle rispettive competenze. Un uomo nel posto sbagliato combina solo danni.
6) i fondi strutturali devono essere completamente esclusi dai paletti imposti dal Patto di stabilità, altrimenti i Comuni non troveranno mai i fondi per cofinanziare i progetti europei.

In tutti i Comuni a 5 Stelle ci impegneremo per utilizzare i fondi europei della programmazione 20014-2020 fino all’ultimo centesimo. I nostri sindaci hanno già fatto grandi cose: il reddito di cittadinanza, il trasporto pubblico gratuito di notte, la riduzione del debito e l’abolizione di Equitalia. #CambiamoTutto.