Benigni sarà ripagato

Di seguito l’intervista concessa da Dario Fo all’Huffington Post.
Oggi Dario Fo sarà in Piazza del Popolo a Roma, con Virginia Raggi

Cosa ha pensato quando ha letto l’intervista di Benigni a Repubblica?

Sono rimasto sconvolto. Avevo letto qualche tempo fa che in un incontro, rispondendo a una domanda, aveva detto che avrebbe sicuramente votato contro.

Le cronache, in effetti, documentano che a inizio marzo Benigni, incontrando a Pisa gli allievi della scuola Normale si era detto “orientato a votare no”. Cos’è cambiato, a suo giudizio?

Guardi, la questione non è votare questo o quello, ma lasciarsi andare alla deriva. C’è qualcosa del ‘dare e avere’. Non c’è dubbio che questa posizione favorisce il governo e il potere. Sarà ripagato. Però mi stupisce terribilmente.

In pratica sta dicendo che si è venduto?

Questa non è una espressione che mi appartiene ma mi pare di aver detto chiaramente quello che penso. Lo vedo cedere davanti alle lusinghe. Ero convinto avesse ormai scelto come si deve e, soprattutto, secondo la storia della sua vita.

Lo considera incoerente?

Io penso stia tradendo se stesso. Non voglio nemmeno arrivare a immaginare perché lo abbia fatto.

In realtà molti intellettuali si stanno schierando a favore del ddl Boschi.

Questo non è vero. Io incontro molte persone alla fine dei miei spettacoli, amici che mi vengono a trovare, molti intellettuali che dimostrano la loro coerenza e linearità e voteranno no.

Ci sono anche 250 esponenti del mondo della cultura che hanno appoggiato la riforma. Quelli non vanno calcolati?

E’ una farsa, basta vedere la loro provenienza, come spiega Marco Travaglio nel suo editoriale di oggi. Di cosa è pratica questa gente? Non voglio dire che sono il peggio, ma il meno degno della classe degli intellettuali.