Ilva, la Corte Europa processi pure PD e Forza Italia

di Luigi Di Maio

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo sta processando l’Italia con l’accusa di non aver protetto la vita e la salute di 182 cittadini di Taranto dagli effetti negativi delle emissioni dell’Ilva.
Forse però la Corte europea non sa che in passato i titolari dell’Ilva di Taranto hanno finanziato la campagna elettorale di Bersani – 98.000 euro nel 2006 e 110.000 euro in 4 anni da Federacciai, associazione di categoria della quale fa ovviamente parte il gruppo Riva – a cui poi chiedevano favori e cortesie, come dimostrato dalle carte acquisite dai magistrati, per intervenire su un parlamentare ambientalista che aveva presentato alcune interrogazioni.
E la Corte europea non sa nemmeno che accadde lo stesso con Berlusconi, a cui dal 2004 al 2006 sono stati generosamente donati 575.000 euro per Forza Italia e nel 2006 altri 50.000 euro versati da Federacciai a Forza Italia di Imperia, feudo di Claudio Scajola. Non è quindi un caso che in questi anni il Governo Letta e il Governo Renzi abbiano emanato numerosi decreti Salva-Ilva e zero decreti a tutela dei cittadini.
Il problema è che, se non sappiamo chi li finanzia, non sapremo mai per quali interessi governano. Ma siccome in questo caso sappiamo chi li ha finanziati e per chi hanno governato, la Corte europea faccia pagare i danni a Pd e Forza Italia, non ai contribuenti italiani.