Blue Print, Bruxelles gela Renzi

di Tiziana Beghin e Alice Salvatore

Mentre in questi giorni Pd e compagnia sventolano come una vittoria i 25 milioni di euro promessi da Renzi (che non bastano nemmeno per l’inizio dei lavori), da Bruxelles arriva una doccia gelata che forse risveglierà tutte le coscienze intorpidite, sorde agli allarmi sanitari e ambientali che il MoVimento 5 Stelle denuncia da tempo.

In risposta alla nostra interrogazione, la Commissione Europea ha chiesto ufficialmente una valutazione d’impatto ambientale e sanitario del Blue Print, prima del rilascio dell’autorizzazione.

Supportati dall’analisi del comitato di cittadini genovesi “Porto Aperto”, avevamo denunciato l’impatto che il progetto di ampliamento dei lavori di riparazione navale, una variante aggiunta all’originario (e assai migliore) progetto di Renzo Piano, avrebbe avuto sulle emissioni nell’aria, l’inquinamento acustico e l’inquinamento da sostanze per riparazioni navali a poche centinaia di metri dalle abitazioni!

Nella sua risposta scritta, la Commissione Europea ha fatto anche sapere di aver messo in mora il governo italiano per l’eccesso di biossido d’azoto (NO2) nell’agglomerato di Genova, annunciando anche che continuerà il monitoraggio sull’ozono (O3).
E anche la situazione dell’inquinamento acustico è considerata inaccettabile. Genova non si è mai dotata di una mappa acustica o di un piano d’azione in conformità con le norme europee, e per questo è scattata la procedura d’infrazione!!

Come ci aspettavamo, le riparazioni navali a distanza ravvicinata dalle abitazioni non sono sostenibili dal punto di vista sanitario e ambientale. Ora ce lo dice anche l’Europa.