Il #FallimentoPd nelle regioni rosse

Le Regioni Rosse sono il simbolo più evidente del fallimento politico del Pd. Trivellopoli in Basilicata, gli scandali nella sanità e le inchieste sui vertici politici in Umbria, le coop rosse in Emilia Romagna che soffocano la libertà economica delle imprese. In Toscana, poi, il fallimento è ancor più evidente, in particolare nella gestione dei GAL, i gruppi di azione locale che gestiscono i contributi finanziari erogati dall’Unione europea. Ecco la denuncia del Movimento 5 Stelle Europa davanti al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Il Comune di Brescello (Reggio Emilia) è stato sciolto per mafia pochi giorni fa. Il sindaco Marcello Coffrini, del Pd, si era dimesso lo scorso mese di gennaio dopo aver definito Francesco Grande Aracri, condannato per mafia e fratello del boss Nicolino attualmente in carcere e a processo per ‘ndrangheta, “una persona gentile, tranquilla ed educata”. Il prefetto di Reggio Emilia aveva confermato i sospetti di infiltrazione mafiosa all’interno del Comune. Adesso arriva un Commissario. Per chi aveva ancora qualche dubbio del #FallimentoPd…

VIDEO. L’atto di accusa di Laura Agea al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in missione al Parlamento europeo. La sua risposta è imbarazzante, per lui non dobbiamo occuparci del problemi dei cittadini!

“I GAL dovrebbero gestire fondi al fine di potenziare l’economia dei territori, ma pare invece che si tratti di consorzi dediti a finanziare interessi particolari. La gestione dei fondi non é affatto trasparente e il loro effettivo utilizzo in moltissimi casi non risponde a quanto dichiarato”. (Fabio Massimo Castaldo)

“Ha smosso le acque, qui a Bruxelles, una nostra interrogazione alla Commissione Europea sul Gal della Lunigiana, che ha condotto sul territorio, dal 1994 al 2013, molteplici iniziative per il management dei fondi europei. Nell’interrogazione abbiamo rilevato che é mancata una netta separazione fra chi assegnava il denaro e chi lo riceveva. L’italica malsana inclinazione a sovrapporre controllori e controllati… La Commissione europea ha ammesso di non saperne nulla e ha annunciato che chiederà informazioni dettagliate. I cittadini aspettano una risposta.” (Dario Tamburrano).

“Il tema di cui si discute oggi è l’integrazione dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro. Che dire allora dei GAL della Regione Toscana? Ai GAL sono stati affidati milioni di euro per potenziare l´economia del territorio e ridurre l’esodo di massa dei disoccupati. Ma la Corte dei Conti Europea ha dimostrato che i fondi destinati ai GAL toscani negli anni 2000-2006 sono stati gestiti senza alcuna trasparenza.
Ció ha portato a due conseguenze: uno spreco di decine di milioni di euro e un nulla di fatto per quanto riguarda il potenziamento dell’economia locale.

La situazione sembra altrettanto grave per gli anni 2007-2013, come dimostrato dalla gestione del GAL Garfagnana. Ecco i fatti:

1) accumulo di debiti per un totale di 983.262 euro.

2) falsificazione del bilancio, in cui sono elencati crediti inesistenti (come il presunto credito di 35.000 euro verso il Parco regionale Alpi Apuane).

3) conflitto d´interessi del dirigente Luigi Favari, che si é auto-assunto senza alcuna delibera del consiglio di amministrazione. Senza contare che questo burocrate, quando era dirigente del GAL, ricopriva diversi ruoli all´interno di aziende e associazioni che, guarda caso, hanno partecipato e vinto i bandi del GAL!

A cosa sono serviti dunque questi GAL, se non a creare poltrone per cosiddetti “dirigenti”?
Lo scopo dei GAL era combattere la crisi del territorio. Ma i debiti che i GAL hanno accumulato hanno messo in crisi numerose realtà imprenditoriali: anziché potenziare l’economia locale, i GAL l’hanno ulteriormente indebolita. La Regione Toscana è l´autorità competente che dovrebbe controllare la gestione dei fondi da parte dei GAL. Perché tutto questo non è stato fatto? Nel 2014 è iniziato un nuovo periodo di programmazione, con cui nuovi fondi comunitari verranno assegnati ai GAL regionali.
In che modo la Regione Toscana si propone di assicurare l´amministrazione trasparente di tali risorse, visti gli scarsissimi risultati finora ottenuti? E che dire della questione Fidi Toscana? Ci sono indagini in corso, affiancate da una inchiesta parallela della Commissione Europea. Qui si parla di creare lavoro, ma vicende come questa altro non fanno che compromettere la stabilità di un territorio già in difficoltà. Lei, è Presidente della Regione Toscana dal 2010. E’ dunque responsabile anche delle attività delle autorità di gestione e controllo. Cosa ha da dire sulle sue responsabilità a riguardo?” (Laura Agea)