Dopo il referendum in Olanda l’Europa trema

di M5S Europa

Nuovo schiaffo all’Europa. I cittadini olandesi hanno votato il 6 aprile in un atteso referendum, contro l’accordo di associazione tra Ue e Ucraina, stilato nel 2014. Il referendum ha un carattere consultivo ma è una chiara indicazione su quanto sia (im)popolare oggi questa Europa. La beffa è doppia per Europa perché attualmente l’Olanda è anche Presidente di turno dell’Unione e dunque ha un ruolo di primo piano nella costruzione delle decisioni.

L’accordo Ue-Ucraina è un completo fallimento perché ha inasprito i già complicati rapporti di vicinato dell’Unione europea con la Russia e messo in crisi tutte le imprese che esportavano verso quel Paese. A questo accordo si erano opposti al Parlamento europeo i portavoce M5S, perché è evidente che non faccia davvero gli interessi del popolo ucraino, bensì quelli dell’eurocrazia e dei grandi oligarchi.

Il No olandese mette in crisi adesso la ratifica finale di questo accordo con l’Ucraina. L’Olanda adesso potrebbe chiedere a Bruxelles un opt-out che gli consenta di non sottoscriverlo. Al di là di questi tecnicismi, c’è un dato di fatto incontrovertibile: quando i cittadini sono lasciati liberi di scegliere, votano contro questa Europa. I cittadini sono stufi di questa Europa che pensa solo alle lobby, alle banche e all’austerity. E adesso arriva Brexit!