Il dietrofront sui mutui non basta #RitirateIlDecreto

Il Governo ha visto che si stava andando a schiantare e ha messo la retromarcia. Non più sole sette rate – non consecutive – non pagate per dire addio alla propria casa e metterla nelle mani della banca, ma 18: quasi tre volte tanto. E non c’è più la retroattività del provvedimento per chi il contratto di mutuo lo ha già siglato. Tutto ciò è solo ed esclusivo merito del MoVimento 5 Stelle che ha fatto sentire la vostra voce in commissione, in aula e anche per strada, sotto il ministero dell’Economia e delle finanze, per fermare l’ennesima porcata a favore delle banche in cui ci rimettono solo i cittadini. E ci rimettono uno degli elementi più essenziali della vita: la casa. E sono ben 240mila le famiglie in difficoltà col proprio mutuo.

VIDEO Il presidio del M5S per salvare le case degli italiani

Parliamo del decreto del Governo che recepisce la direttiva europea, ma che lo fa nel più puro “Bomba-style“. Perché nella famosa direttiva, vi sono anche indicazioni a favore dei cittadini, dei contraenti dei mutui, ma quelle parti lì il Governo non le ha viste, non se n’è accorto, o meglio, non se n’è interessato. Mentre le altre, quelle a favore della banche, non solo le ha recepite ma le ha anche aggravate a sfavore dei cittadini-consumatori. Perché i “paletti” ci sono, ma non sono certo così stringenti come il vuole il Governo italiano. E in questo, onestamente, gli va dato atto di essere sempre coerente.

E’ lo stesso esecutivo che salva le banche a discapito di migliaia di risparmiatori che si sono trovati, da un momento all’altro, senza più un soldo. Quel Governo che introduce il bail-in, col quale le banche in sofferenza attingeranno denari direttamente dai conti correnti, salvo poi rendersi conto che hanno esagerato, che serve una revisione. Sempre lo stesso Governo che – sempre tramite decreto – ha messo uno scudo sui dirigenti bancari che non possono essere chiamati a rispondere direttamente (e coi loro patrimoni personali) a tutti i cittadini truffati. La sorte di questi ultimi, infatti, è affidata a una commissione speciale nominata da Banca d’Italia. Quindi si può immaginare quanto Bankitalia brigherà per far ottenere i risarcimenti ai risparmiatori e intaccare direttamente i patrimoni degli amministratori, altri banchieri come loro. E il tutto è in scia a uno degli ultimi atti del Governo Letta, quello che ha regalato 7,5 miliardi di euro alle banche italiane e per il quale, anche allora, abbiamo fatto sentire alta la nostra voce.

A preoccuparsi della sorte dei cittadini italiani ormai è rimasto solo MoVimento 5 Stelle. Basta vessare i cittadini, basta favori alle banche. Anche il Governo se n’è accorto e per questo ha messo la marcia indietro. Non ci fermeremo qui. Il decreto deve essere ritirato