Commissione d’indagine antimafia a Reggio Emilia! Subito!

dall’intervento delle portavoci M5S Spadoni e Sarti durante il question time al ministro dell’interno (?) Alfano

“Alfano protegge il Pd ed il feudo di Delrio e nega la Commissione d’accesso antimafia nel Comune di Reggio Emilia. Alfano non ha risposto agli interrogativi posti in aula dal MoVimento 5 Stelle.
Un vero ministro dell’Interno quando scopre che dei consiglieri comunali erano in contatto con ‘ndranghetisti e imputati oggi a processo, ed uno di questi consiglieri comunali oggi è a processo per concorso esterno in associazione mafiosa, manda una commissione d’indagine.
Un vero ministro dell’Interno, quando sa che a Reggio Emilia nel maggio 2014 ci sono stati brogli elettorali in un seggio presieduto da un calabrese (primo dei non eletti in Idv nel 2009 a sostegno di Delrio) ed oggi questo presidente di seggio è rinviato a giudizio con l’accusa di aver alterato le schede scrivendo il nome di due attuali consiglieri comunali del Pd, manda una commissione d’indagine.
Un vero ministro dell’Interno quando c’è un poliziotto oggi a processo per mafia che faceva telefonate durante le primarie del Pd del 2014 per non far votare uno dei candidati sindaci e quel candidato ha perso le primarie mentre il suo sfidante è diventato sindaco, manda una commissione d’indagine.
Un vero ministro dell’Interno, quando scopre che il sindaco di un Comune abita in una casa che sua moglie, dirigente all’urbanistica del Comune per dieci anni, ha acquistato da un imputato a processo con l’accusa di essere prestanome degli ‘ndranghetisti, manda una commissione d’indagine. La fa a maggior ragione quando sa che la DDA su questo caso ha aperto un fascicolo.
Un vero ministro dell’Interno, quando sa che in un Comune sono stati dati per anni appalti e lavori alle ditte degli ‘ndranghetisti che oggi sono a processo, manda una commissione d’indagine.
Un vero ministro dell’Interno quando c’è un maxi processo in corso ed il clan Grande Aracri, originario di Cutro ha costituito una vera e propria organizzazione mafiosa autonoma dalla “casa madre” cutrese, con epicentro a Reggio Emilia manda una commissione d’indagine
Un vero ministro dell’Interno, quando c’è un Comune che è stato governato per 10 anni da un sindaco, oggi ministro, che andava in processione elettorale proprio a Cutro, dove abitano i boss della cosca ed in quei 10 anni non si è mai accorto che la ‘ndrangheta ha proliferato nel suo Comune, manda una commissione d’indagine.
Un vero ministro dell’Interno quando sa che c’è un’associazione di imprenditori edili, con ai vertici persone accusate di essere ‘ndranghetisti che alle scorse comunali ha appoggiato quel sindaco e nelle precedenti un attuale ministro, manda una commissione d’indagine. Lo fa per togliere il dubbio che l’attuale amministrazione comunale, così come tutti gli ultimi 20 anni di politica a Reggio Emilia siano stata influenzati e condizionati dalla ‘ndrangheta.
Ma Alfano non è un ministro dell’interno.
Cosa sta facendo per i reggiani e per quei cittadini cutresi onesti, per tutti quelli che venivano vessati, minacciati ed erano costretti a pagare il pizzo? Niente. La sua linea è non vedo, non sento, non c’ero e se c’ero dormivo. Buonanotte signor Alfano, presto la sveglieremo di nuovo.”
M5S Camera