#MicrocreditoInAzione in Umbria

Il microcredito 5 stelle funziona. E’ una vera manovra economica che nasce dal taglio dei nostri stipendi. In molti ci hanno boicottato, ma non sono riusciti a fermarci. Oggi chi vuole fare impresa, o vuole rilanciare la propria impresa, ha la possibilità di avere fino a 25 mila euro. Oggi vi riportiamo le testimonianze dall’Umbria:

“Io sono Diego Marini ed ho appena aperto un’attività che esporta cibo di qualità umbro ed italiano verso l’estero. Il microcredito mi ha permesso di ristrutturare di un immobile di proprietà, e poi avviare l’attività come magazzino e spedizione logistica.”

“Mi chiamo Alessandro Fama, sono un artigiano di Terni, trasformo e vendo biciclette elettriche. Ho avviato la mia attività da un anno, e ho deciso di reinvestire. Grazie al microcredito e alla garanzia dello Stato è stato possibile per me accedere nuovamente ed investire nella mia formazione, nella mia impresa.”

“Sono Prignano Gioia, di Torgnano. Ho aderito al fondo del microcredito creato dal M5S. Nella mia vita mi sono sempre occupato di editoria, e avevo un sogno: quello di creare un’attività per il digital publishing. Attraverso il finanziamento del microcredito sono riuscito a realizzarlo. Anch’io sono una piccola ditta individuale che è nata circa un anno e mezzo fa, e volevo dire una cosa a proposito delle banche: se uno va in banca a chiedere un prestito, già l’espressione del bancario cambia. Il sorriso svanisce subito, e si parla immediatamente di garanzie, ipoteche su qualcosa, la firma del marito, per cui è impossibile accedere a un credito di questo tipo. Il microcredito è una grandissima opportunità, lo dico a tutti, lo dico a chi sta cercando lavoro, vorrebbe aprire un’attività e non sa come fare. Provateci, fatelo perché ne vale la pena.”

I partiti hanno approvato la legge Boccadutri che eroga senza controllo i finanziamenti pubblici ai partiti, per 45 milioni e mezzo di euro. Il M5S invece, in due anni di legislatura, ha erogato al fondo del microcredito 12 milioni di euro tagliando parte dello stipendio e tutta l’eccedenza dei rimborsi non utilizzati. A questo sono serviti i nostri scontrini, a rimettere denaro nell’economia reale, a far ripartire il tessuto delle PMI.” Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, M5S Parlamento