L’anticorruzione inchioda Zingaretti

intervento di Roberta Lombardi, M5S Camera

“Oggi vi raccontiamo un esempio concreto dell’ “impegno” del PD in tema di anticorruzione, avente ad oggetto un documento importantissimo, scoperto dal MoVimento 5 Stelle e tenuto nascosto da Nicola Zingaretti (presidente Pd della Regione Lazio) e da una stampa di regime, che non ha dedicato neanche una riga alla notizia.

A dicembre 2015 Cantone scrive una nota durissima a Zingaretti, rilevando come l’impianto anticorruzione del Lazio, non funzioni correttamente. Come non si effettuino i controlli. Come la responsabile anticorruzione della regione abbia subito “atti di influenza“; e come lo stesso Zingaretti, sarebbe dovuto essere ritenuto colpevole e quindi sospeso, per la nomina illegittima di Agresti (commissario dell’ Ipab – Ss Annunziata di Gaeta in provincia di Latina).

VIDEO Roberta Lombardi smaschera Zingaretti

La vicenda era nata proprio a seguito di un esposto nell’agosto 2015 del Movimento 5 Stelle all’ANAC, con cui si chiedeva a Cantone di sospendere il potere di nomina di Zingaretti, per questa nomina illegittima applicando la legge Anticorruzione. A settembre, l’Anac emette un provvedimento in cui si stabiliscono i criteri da applicare al caso, e che avrebbero dovuto portare alla sospensione necessaria di Zingaretti, per tre mesi dal potere di conferire incarichi, delegando l’istruttoria e l’applicazione della sanzione al responsabile per la corruzione del Lazio, che è una dirigente regionale dipendente proprio da Zingaretti.

Ad Ottobre, la dirigente regionale incaricata, invece: emette un provvedimento di assoluzione totale di Zingaretti contrastante con le indicazioni dell’Anac, che viene pubblicizzata ai quattro venti da tutta la stampa di regime, oltre che dallo stesso Zingaretti.

Il MoVimento 5 Stelle e l’ ADUSBEF (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi), impugnano al Tar l’assoluzione di Zingaretti. L’avvocatura di Stato si costituisce in giudizio dandoci ragione, chiedendo l’accoglimento del ricorso, perché l’assoluzione era irregolare. Cantone, manda la Finanza in regione per esaminare la documentazione relativa, e la finanza accerta che il provvedimento di assoluzione è viziato e contradditorio, perché si è limitato a recepire in maniera acritica, esclusivamente le difese di Zingaretti è contrastante con le indicazioni dell’Anac e, quanto meno, doveva essere riconosciuta la responsabilità per colpa di Zingaretti stesso. Fatto, ancor più grave, accerta, che la dirigente regionale che lo ha assolto, ha subito atti di influenza mirati a condizionarle il comportamento, insomma pressione.

A dicembre, Cantone recepisce la relazione e scrive a Zingaretti, contestando tutte queste irregolarità. Zingaretti prende la lettera e la chiude in un cassetto. Fino a quando il MoVimento 5 Stelle eseguendo un accesso agli atti individua la lettera. La stampa tace, non dice nulla e parla di altre cose, denigrando il MoVimento 5 Stelle. Mentre leggi che dovrebbero prevenire i fenomeni di corruzione, sono violentate continuamente e in modo plateale dagli esponenti più rappresentativi del Pd. Questa è l’anticorruzione del Partito Democratico.

Zingaretti perchè non rispondi a Cantone?” Roberta Lombardi