L’ammucchiata di Fassino #Fassinoammucchiata

“Fassino prova l’ammucchiata per inchiodarsi alla poltrona. Il sindaco di Torino ha paura dei grillini. Così imbarca i reduci della vecchia politica e tenta un’improbabile operazione simpatia
Il Partito unico della Mole. «Se singoli esponenti del centrodestra ritengono di dover esprimere un apprezzamento per come ho governato la città, non posso che prenderne atto. Il mio obiettivo è raccogliere il massimo consenso.
Anche Chiamparino e Pisapia hanno vinto grazie ai voti di centrodestra. Non vedo quale sia il problema
». Per Piero Fassino non c’è problema a imbarcare i grandi elettori del centrodestra torinese (ex Forza Italia, ex Udc, ciellini), basta non chiamarlo Partito della nazione, perché altrimenti il (ri)candidato sindaco di Torino si innervosisce. «Non so cosa sia il Partito della Nazione, mi pare una figura giornalistica che non vedo nella politica italiana, e in ogni caso non esiste a Torino dove invece esiste una coalizione di centrosinistra fatta dal Pd, dalla lista dei Moderati, dalla sinistra e della società civile». Ecco, il partito della nazione in bagna càuda si fa ma non si dice, perché Fassino teme di scoprire il fianco a sinistra e perdere voti nell’elettorato più radicale, che a votare insieme ad alfaniani, ex forzisti e Udc proprio non ce la fa.Le manovre sono iniziate con dovuto anticipo e discrezione rispetto alle elezioni di primavera, ma con l’avvicinarsi del voto i nuovi e finora insospettati amici del Pd iniziano a uscire allo scoperto, per marcare il territorio. Due nomi storici del centrodestra cittadino si sono apertamente schierati con l’ex segretario dei Ds, coprendolo di complimenti.” segnalazione di Patty Ghera, Firenze

VIDEO Barbara Lezzi mette ko Fassino