#NoSlot: Stop alla pubblicità sull’azzardo

“La lotta all’ azzardopatia che colpisce oramai un milione di cittadini di cui circa il 20% giovani, causando danni sociali ed economici di miliardi di euro l’anno, passa attraverso l’approvazione immediata del disegno di legge del MoVimento 5 Stelle che vieta totalmente la pubblicità sul gioco d’azzardo.
Un disegno sostenuto da tutte le associazioni no-slot: da quelle che aderiscono alla campagna Mettiamoci in Gioco (di cui fanno parte Acli, Libera, Conagga, Federconsumatori etc), No Slot, Slot Mob, Senza Slot per il quale il Senato ha votato la procedura d’urgenza.
Una proposta di legge semplice e chiara, che trova potenzialmente amplissima condivisione in entrambi i rami del Parlamento dove esistono disegno di leggi analoghi che saranno abbinati a quello del M5S.
Una legge sulla quale le associazioni hanno avviato una campagna unitaria e trasversale di mobilitazione.
Perchè è importante vietare la pubblicità che ricordiamo ha un giro d’affari pari a 200 milioni di euro l’anno?
Questa legge è importante perchè libera informazione e società dall’influenza delle lobby.
Un pò di dati.
ITALIA: AZZARDO PRIMO MERCATO VLT IN EUROPA
L’Italia è il primo mercato in Europa per le videolottery, con una diffusione pro capite quasi tripla rispetto agli Stati Uniti. Le scommesse sportive si possono effettuare anche durante gli eventi a cui si riferiscono, in tempo reale; sono uno dei settori in massima crescita, specialmente tra i giovani e addirittura tra i giovanissimi.
PIAGA CHE COLPISCE I GIOVANI
Va detto che la maggior parte dei minorenni (51%) ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno: di questi, il 6 per cento gioca quotidianamente ed il 32 per cento nasconde ai genitori o minimizza le somme effettivamente spese.
RISCHIO GIOCO ONLINE
Il 20% dei giovani è poi preda del pericoloso azzardo online sul quale il governo ha pericolosamente aumentato le concessioni (+ 40 pari al 50% dell’attuale mercato). L’azzardo online è totalmente fuori controllo e tra l’altro spesso nasconde evasioni miliardarie .
SI SPECULA SULLA DISPERAZIONE
Quello della pubblicità sul gioco d’azzardo prevede un marketing sempre più spregiudicato ed aggressivo che ha spesso speculato sulla crisi economica, proponendo attraverso “il tentar la sorte” la soluzione a problemi sofferti dalle famiglie italiane e dai singoli, soprattutto i giovani, che vedono restringersi le opportunità per un progetto di vita futuro. Il gioco d’azzardo impatta maggiormente sulle fasce a minor reddito: nelle regioni con minor reddito si ha mediamente una maggior percentuale di spesa di gioco d’azzardo; il 66% per cento dei giocatori patologici è disoccupato.
I COSTI DELL’AZZARDO
Unendo a ciò il fatto che l’azzardo si pratica per concessione statale e che lo Stato ricava da esso risorse fiscali comunque inferiori ai costi sociali ricadenti sulla salute (6 miliardi l’anno secondo i parametri di uno studio dell’Università di Neuchatel e sull’economia delle famiglia (3,5 miliardi di mancata Iva sui consumi lo scorso anno), si ravvisa una contraddizione implicita dei principi enunciati nell’articolo 3 della Costituzione. Da un lato, è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione; dall’altro è lo stesso Stato a consentire una pratica che pone maggiori ostacoli alle fasce deboli e che impatta con conseguenze disastrose su un numero enorme di persone
CONCESSIONI E PUBBLICITA’
È paradossale che le convenzioni di concessione in vigore obblighino i concessionari a investire capitali ingenti in pubblicità.
PIU’ AZZARDO PIU’ MAFIE
L’argomento per cui l’azzardo legale contrasterebbe quello illegale è stato chiaramente confutato dalla relazione della Commissione parlamentare di inchiesta antimafia della precedente legislatura che evidenzia come l’illegalità si insinui pesantemente nel gioco legale, come peraltro ha documentato l’associazione Libera raccogliendo una casistica di infiltrazioni malavitose, pervasiva in ogni regione d’Italia.
La legge e le iniziative parlamentari a sostegno della proposta, verranno presentate in una conferenza stampa in programma mercoledì 4 novembre alle ore 15 in Sala Caduti di Nassirya al Senato.
Parteciperanno:
Giovanni Endrizzi, senatore Movimento 5 Stelle – primo firmatario della proposta di legge “stop pubblicità gioco d’azzardo”; Luigi Di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati – Movimento 5 Stelle; Gabriele Mandolesi (associazione Slot Mob); Antonio Russo ( Acli – coordinamento associazioni campagna “Mettiamoci in Gioco”); Simone Feder (direttivo movimento No Slot)” M5S Parlamento