Soldi, appalti e ”amici”: il governo sistema anche la RAI

“Il governo presenta trionfante “l’Italia col segno più“, e c’è da dire che per quanto riguarda la RAI vale sicuramente: più soldi, più appalti, più amici degli amici. Cominciamo dall’inizio, ovvero dall’ipotesi del canone pagabile in una qualche bolletta. Tristi i precedenti: forse non tutti ricordano che i greci, sprofondati nella crisi più nera, furono costretti a pagare l’IMU voluta dalla troika nella bolletta della luce. Se facevi il furbo (o eri alla fame) zac, restavi al buio.
Minacciare i cittadini di lasciarli al buio e al freddo dev’essere parsa un’idea geniale al nostro democratico premier, e forse vedremo il canone RAI abilmente mimetizzato tra i kilowattora. Così gli evasori imparano! Tuona la stampa. Effettivamente, l’evasione del canone RAI è molto elevata: chissà, forse gli italiani sono stufi di pagare per sorbirsi pubblicità, telefilm di quart’ordine e giornalisti che fanno a gara a compiacere il governo per fare carriera.
Ora i cittadini dovranno aprire il portafoglio, ed ecco la seconda furbata. Alla TV pubblica arriverà un fiume di denaro mai visto prima. Come sarà speso? In programmi di qualità? Sarebbe bello e ce lo auguriamo, ma non depone benissimo il fatto che nel nuovo codice degli appalti la RAI sia dispensata da ogni regola che invece devono seguire tutte le altre amministrazioni pubbliche. Per gli appalti RAI niente obbligo di concorrenza, niente trasparenza, parità di trattamento, economicità, insomma tana libera tutti. Il fiume di denaro potrà finire in mille rivoli, nelle mani di fornitori esterni senza controllo, e amici di chissachì.
A proposito di amici, ecco la chiusura del cerchio: tappare la bocca al servizio pubblico, ai pochi giornalisti con la schiena dritta, per sostituirli con gente ancora più compiacente di certi zerbini che già siamo costretti a sopportare. Un emendamento PD alla riforma della RAI permetterà infatti all’amicone del premier Campo Dall’Orto (futuro AD RAI) di “assumere, nominare, promuovere e stabilire la collocazione aziendale’ dei dirigenti e dei giornalisti” senza nemmeno più passare dai direttori. In pratica, metteranno solo amici loro nei posti chiave.
E così, attraverso la magica triade soldi/appalti/amici, il governo ha messo le briglie anche al cavallo RAI. Di tutto, di più.” M5S Camera