Secondo l’OMS 34 mila decessi l’anno nel mondo sarebbero dovuti a un’alimentazione ricca di salumi, contro un milione di morti per il fumo, 600 mila per l’alcool e oltre 200 mila per l’inquinamento dell’aria. In Italia i morti a causa dell’aria inquinata sono 25.000 all’anno, un’epidemia. La carne rossa puoi decidere se mangiarla o meno, l’aria sei costretto a respirarla. Gli inceneritori, le aziende inquinanti e tutte le centrali a carbone vanno chiuse subito. “L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara cancerogeni i salumi e gli insaccati e probabilmente cancerogene le carni rosse. Le conclusioni dell’IARC (l’agenzia dell’OMS che si occupa dei tumori) si basano su più di 800 studi e rivelano che le carni lavorate favoriscono i tumori del colon-retto e, in misura minore, quelli della prostata e del pancreas. VIDEO #Expo: la grande fiera dei cibi che non fanno bene alla salute “Le carni lavorate sono state classificate come cancerogene precisa la ricercatrice dell’IARC Dana Loomis come altre sostanze ben note, incluse il fumo di sigaretta, l’amianto, l’inquinamento atmosferico, ma è importante riconoscere che queste classificazioni dipendono dalla solidità della prova scientifica della cancerogenità e non dal livello di rischio. Quindi anche se sono tutti nella stessa categoria, il livello di rischio per il fumo di tabacco è molto maggiore di quello legato al mangiare carne. Dieci volte maggiore, ad esempio, del rischio delle carni lavorate.” Euronews
“Dall’analisi combinata di vari studi spiega Kurt Straif, uno dei responsabili dell’IARC si è visto che cè circa il 17 per cento di incremento del cancro del colon-retto per chi mangia 50 grammi al giorno di carne lavorata. L’aumento del rischio cè anche per la carne rossa ed è di 1.17 per 100 grammi, ma in questo caso la prova che ci sia un nesso di causa-effetto non è altrettanto forte.”
Secondo alcune ricerche, 34 mila decessi l’anno nel mondo sarebbero dovuti a un’alimentazione ricca di salumi, contro un milione di morti per il fumo, 600 mila per l’alcool e oltre 200 mila per l’inquinamento dell’aria.