I condannati continuano a prendere il vitalizio

La stragrande maggioranza dei politici condannati, tutti i protagonisti e comparse di Tangentopoli anni ’90, ad esempio, continueranno a percepire il vitalizio. LEGGI I NOMI. La casta si è autoassolta e continuerà a godere di vitalizi pagati dai cittadini italiani. Questo grazie a un altro cavillo: la “riabilitazione” Tutti i condannati che hanno ottenuto la “riabilitazione” riavranno il vitalizio, come se niente fosse. Quindi non risolve il problema: ci saranno condannati che fra tre anni riprenderanno il vitalizio. Una “vittoria di Pirro” come ha dichiarato l’associazione dei famigliari delle vittime della Strage dei Georgofili.
“Sono stata la prima a presentare una proposta di delibera per la revoca definitiva dei vitalizi per i condannati. Era il 9 giugno 2014. Per undici mesi, sono stata l’unica a sostenere il presidente Grasso nel richiedere una vera abolizione e l’approvazione di una delibera, contrastata in questo anche dalla maggioranza predominata dal Pd.
Poi la scorsa settimana dopo mesi di battaglie, i presidenti di Senato e Camera, hanno giocato al ribasso con il partito di Renzi, partorendo una proposta farsa con molte falle.
Questa non è la delibera originale, nè quella mia, nè quella di Grasso dello scorso anno, sulle quali abbiamo fatto battaglia per undici lunghi mesi.
Ho votato “no“, dopo che oggi il Pd ha respinto tutti i miei emendamenti che chiedevano d’includere nelle cause di abolizione del vitalizio anche chi è stato condannato per reati punibili con un massimo di pena di 4 anni come previsto nella bozza originaria di delibera mia e di Grasso (e non 6 anni come ora), includere il reato di abuso d’ufficio ed escludere la riabilitazione come causa di ripristino del vitalizio.
Per me la coerenza è tutto. La nostra battaglia è stata fin dall’inizio la revoca definitiva dei vitalizi per tutti i condannati e continuerà con ulteriori proposte.” Laura Bottici, portavoce M5S Senato