Esclusivo: a CPL Concordia una pioggia di fondi europei

“Gli affari della CPL Concordia, la cooperativa coinvolta nell’inchiesta sugli appalti truccati a Ischia e non solo, passano anche dalla Regione Lombardia amministrata da Roberto Maroni. Spulciando l’elenco delle aziende beneficiarie dei fondi europei indiretti, quelli cioè garantiti e anticipati dalle Regioni, si scopre che il Pirellone ha deciso di allocare ben 5,6 milioni di euro per due progetti che vedono in prima fila la cooperativa modenese. La gestione dei finanziamenti indiretti è affidata agli Stati membri attraverso le autorità nazionali e regionali, in conformità a una programmazione che deve essere approvata dalla Commissione europea. In questo caso, dunque, non è la Commissione ma la Regione Lombardia a indire i bandi e selezionare le aziende beneficiarie. I finanziamenti concessi a CPL Concordia dalla Regione Lombardia sono relativi entrambi al Fondo europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007-2013. Il primo progetto riguarda l’ammodernamento energetico del campus dell’università Politecnico. Il sussidio concesso è di quasi 4 milioni di euro, già erogato al 21%. Il secondo progetto, sempre cofinanziato dall’Unione europea, si chiama Side e rientra nell’obiettivo del cosiddetto “Sostegno agli investimenti in ricerca e sviluppo innovativo e tecnologico a supporto della competitività delle imprese lombarde”. L’ammontare del finanziamento concesso è pari a oltre 1,6 milioni di euro. In questo caso, però è stato autorizzato ma non ancora erogato. Perché? Questi documenti dimostrano che la Regione Lombardia ha concesso finanziamenti propri pari a 3,5 milioni di euro in progetti dove figura la coop “CPL Concordia”, a valere sul programma operativo regionale FESR 2007-2013. La restante quota, il 40%, è stata cofinanziata dall’Unione europea. Motivando la custodia cautelare del manager Francesco Simone, i magistrati che indagano sul sistema “Cpl Concordia” hanno scritto che egli ha contribuito a “un vero e proprio sistema corruttivo assolutamente generalizzato”. Se i magistrati avessero ragione, si dovrebbe accendere un faro anche su TUTTI gli appalti di questa cooperativa legata mani e baffi al Pd. Ci sono migliaia di imprese sane e oneste che rimangono a bocca asciutta quando c’è da spartirsi la torta dei fondi europei. La fetta più grossa va sempre alle imprese degli amici dei politici. Grazie a questa inchiesta sappiamo perché. Durante una perquisizione nella borsa Nicola Verrini, direttore commerciale della coop emiliana, i magistrati hanno trovato documenti di bandi di gara delle Regioni Lazio e Campania. Come già avvenuto per i rimborsi, è nelle Regioni che si annida il magna magna dei partiti. Maroni risponda a queste domande:
Come vengono selezionati i progetti nella Regione che la Lega amministra?
Quali rapporti ci sono fra chi scrive i bandi regionali e le imprese che si aggiudicano gli appalti?
Trasparenza sempre!” i portavoce M5S in Parlamento Europeo