14 mesi di stipendio “a sua insaputa”

“La scorsa settimana abbiamo depositato un’interrogazione con cui si chiedevano maggiori informazioni su un fatto alquanto singolare. Secondo le nostre fonti il Presidente del Consiglio del Lazio, Daniele Leodori, nonostante fosse andato in aspettativa non retribuita da dipendente regionale in seguito alla sua elezione, continuava a percepire lo stipendio di circa 1800 euro netti mensili, da sommarsi ai quasi 10.000 netti percepiti come Presidente del Consiglio. Il comunicato che illustrava l’atto, inviato a tutte le agenzie, veniva ripreso solo da Romareport che lo trasformava in un articolo pubblicato il 15 luglio e prontamente integrato da una dichiarazione ufficiale di Leodori dove annunciava che “il caso, nei fatti confermato, si è verificato per un errore tecnico dell’ufficio del personale che lui stesso ha avuto cura di segnalare agli uffici competenti. E aggiunge che lo stipendio indebitamente percepito è stato già sospeso e che è in corso la procedura di restituzione delle somme versate.” Errore tecnico quindi, non sarebbe il primo. Due giorni dopo l’edizione romana di Repubblica tornava sull’argomento, in questo caso Leodori dichiarava di aver “avviato immediatamente le pratiche di restituzione di quei soldi che aveva percepito per sbaglio e che sono già rientrati nelle casse dell’ente pubblico”. Il giorno successivo, nell’edizione digitale di Il Fatto Quotidiano il portavoce di Leodori affermava che “Circa sei mesi dopo l’elezione si è accorto della cosa e, nel gennaio scorso, ha chiesto la sospensione della retribuzione da dipendente. In seguito ha restituito l’intera somma all’ufficio preposto chiedendo anche al direttore di approfondire la questione vista la gravità dell’errore commesso”. Oggi scopriamo, grazie al sistema contabile della Regione Lazio, che la restituzione di 14 mensilità è stata ricevuta una settimana dopo la nostra interrogazione. Dopo tanta confusione e tante parole finalmente dati certi basato su una prova reale: i soldi non li aveva restituiti, certa stampa è asservita e se non ci fosse il Movimento 5 Stelle chissà per quanto avrebbe fatto il vago”.
M5S Lazio