La svendita della Banca d’Italia

“Il governo sta mettendo le mani sulla Banca d’Italia per fare l’ennesimo regalo alle banche private, forse anche a quelle straniere. E lo fa utilizzando il solito decreto che asfalta il Parlamento e che si occupa di tutt’altro: l’ultima rata Imu 2013. Il decreto IMU serve a dar via la Banca d’Italia all’insaputa dei cittadini. Nel decreto Imu esistono articoli che aumentano il valore delle quote della banca centrale in mano agli azionisti privati, ossia le maggiori banche, assicurazioni, Inps e Inail.
Una rivalutazione arbitraria e contestata da più parti ha portato l’ammontare delle azioni da 156mila euro (era il 1936) a 7,5 miliardi di euro. Pagata dalla stessa Banca d’Italia, che attingerà alle proprie riserve, che sono un bene pubblico perché i profitti di una banca centrale sono ottenuti attraverso le sue funzioni pubbliche in regime di monopolio. Alle banche sarà garantito un dividendo del 6% (remunerazione senza eguali sul mercato per quanto riguarda asset free-risk) e dunque intascheranno sino a 450 milioni di euro sui profitti della Banca d’Italia. Allo Stato invece andranno gli spiccioli. In più, nessuno potrà detenere più del 3%, mentre oggi ci sono gruppi bancari che hanno quote molto più alte (solo Intesa e Unicredit assieme detengono il 64%), quindi molte azioni torneranno in ballottaggio. E potrebbero finire a soggetti controllati da banche straniere. Si rischia un altro colpo alla nostra sovranità economica. Il M5S farà di tutto per evitare questo scandalo.” M5S Camera
A partire dalle 11.30 segui la diretta della conferenza stampa del M5S sulla svendita della Banca d’Italia