L’interesse comune dei partiti

“Dopo ben cinque mesi di resistenza attiva i consiglieri regionali pugliesi, lo scorso 30 novembre, in tutta fretta, hanno partorito la Legge Regionale n. 33 “Riduzione dei costi della politica” che gli ha evitato di discutere la proposta di legge di iniziativa popolare conosciuta come “Zero Privilegi Puglia” presentata dagli attivisti del Movimento 5 Stelle, con la raccolta di 20.000 firme certificate. Obiettivi: dimezzamento delle indennità dei consiglieri regionali, abolizione dell’assegno di fine mandato e del vitalizio per un risparmio di 10 milioni di euro all’anno e di ulteriori 10 milioni nel lungo periodo. Cosa strana è che la proposta sia stata respinta all’unanimità da destra e sinistra senza scontro politico a dimostrazione che quando l’argomento è di forte “interesse comune“, un accordo tra le forze politiche è sempre possibile. La Puglia potrà elargire 13.800 euro di compensi ai presidenti della Giunta e del Consiglio, 11.100 euro ai Consiglieri per indennità di carica e funzione, 5.000 euro a Consigliere per il finanziamento dei Gruppi Regionali. Inoltre è fatto salvo il vitalizio dei consiglieri regionali in carica. Si tratta di una decisione palesemente ingiusta nei confronti di tutti i cittadini, nei confronti dei quali la politica continua a scavare un fossato ormai incolmabile.” M5S Puglia