Comunicato politico numero quattordici: referendum

Topo Gigio Veltroni, il più imbelle leader dell’opposizione che si ricordi, ha finalmente reagito. Lo psiconano introduce la cortina di ferro tra i politici e la giustizia e l’informazione. Taglia in due il Paese, di qua gli impuniti della politica, di là i cittadini. Topo Gigio dichiara allora: “Guai a farci schiacciare su posizioni girotondine”, ma anche: “Non mi pare che ci sia un clima positivo”, e ancora anche: “Troppi strappi, così il dialogo salta“.
Quanti strappi alla Costituzione e alla legge sono necessari perché l’inciucio Veltrusconi salti? Ce lo dica Topo Gigio. Anzi, non dica più nulla, ci risparmi i suoi aggettivi da terzomondista, ma anche berlusconista e si dimetta. Negli Stati Uniti, dopo la serie impressionante di sconfitte che ha subito, Ueltròn farebbe la maschera del cinema a Hollywood.
Lo psiconano ha dichiarato guerra al Paese. Non perché sia cattivo, ma per necessità. La galera non piace a nessuno. Per questo vuole mandarci i giornalisti e i magistrati al suo posto. Il disegno di legge sulle intercettazioni seppellisce in modo definitivo la (poca) informazione libera esistente in Italia. Non potremo più sapere nulla. Nulla. Unipol, Abu Omar, Santa Rita, la centrale di spionaggio di Telecom, Saccà, Parmalat. I processi, diventeranno segreti di Stato. Lo psiconano impedisce con la galera la pubblicazione di ciò che è pubblico. Non solo delle intercettazioni, che di fatto, vengono eliminate. Infatti, tutti gli atti delle indagini preliminari “anche se non sussiste più il segreto” non possono essere divulgate neppure “in modo parziale o per riassunto”. Nessuna intercettazione sotto i 10 anni di pena, nessuna pubblicazione di atti giudiziari pubblici. Questa è la sicurezza del nuovo Governo. I militari per le strade sono un insulto per le forze di Polizia. Lo scopo non è quello di difendere i cittadini, ma di creare un precedente. I militari potranno essere impiegati per le centrali nucleari, gli inceneritori, le nuove basi americane, la Tav in Val di Susa, il Ponte sullo stretto, per l’abolizione della class action Parmalat. Per proteggere i politici come nelle migliori tradizioni sudamericane.
La legge sulle intercettazioni è la pietra tombale sulla democrazia. Io non ci sto. Una legge, fatta per i fuorilegge, che va chiamata, in modo corretto, legge Silvio Berlusconi.
Il prossimo V-Day sarà dedicato a questa legge. Il V3-day sarà sulla Giustizia. Lancerò un referendum per l’abolizione della legge Berlusconi. Chiunque ci stia, associazioni, movimenti, raggruppamenti politici, è benvenuto. E’ arrivata l’ora di contarci. Non c’è più tempo. V-day, V-day, V-day.

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